Arbore in trionfo: standing ovation all'Ariston per "Il clarinetto"

Renzo Arbore
SANREMO - L'omaggio a Claudio Abbado, a un mese dalla sua scomparsa, ha aperto la terza serata del festival di Sanremo, quella in cui tornano a esibirsi i 14 big e debuttano...

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SANREMO - L'omaggio a Claudio Abbado, a un mese dalla sua scomparsa, ha aperto la terza serata del festival di Sanremo, quella in cui tornano a esibirsi i 14 big e debuttano gli altri quattro della categoria giovani. Ma anche quella di Arbore, dell'astronauta Parmitano e del cantante irlandese Damien Rice.




Il monologo della Littizzetto. La bellezza, la diversità e la disabilità. Luciana Littizzetto si è inserita nel fil rouge del festival mescolando, secondo il suo stile, umorismo e concetti importanti. Dopo una serie di battute, è entrata nel tema: «Per le donne la bellezza sta diventando un'ossessione, più passa il tempo più ringiovaniscono - ha detto - e quando i giornalisti chiedono 'qual è il segreto della tua eterna bellezza?', la risposta è 'non faccio niente, vita sana e qualche integratore'. Ma vaffan.. va...». E ancora:
«La bellezza non è la normalità, un mondo di tutti uguali è come il nazismo che uccideva i deboli e i diversi, la bellezza è Alex Zanardi, la bellezza è Lucia Annibali, la donna sfregiata con l'acido che ha denunciato il suo torturatore e ha saputo ripartire. Quanto tempo ci vorrà perché un bambino down appaia in una pubblicità della Nutella o nella famiglia tradizionale della Barilla? Alla televisione inglese c'è una conduttrice senza un braccio e qualcuno ha protestato perché i bambini si possono spaventare. Perché, due tette grandi come la cupola di San Pietro sono normali e un braccio solo no? Mamma, se fai credere ai tuoi figli che la vita è come i cartoni animati e non sai spiegare perché un bambino tira i libri alla maestra oppure non riesce a parlare, non puoi sorprenderti se poi dà fuoco a un barbone ubriaco e sporco, perchè i fiammiferi glieli hai dati tu».



Flashmob musicale. Poco dopo, quello che sembra un nuovo fuoriprogramma si trasforma in un flashmob musicale: è la sorpresa della terza serata del festival di Sanremo. Mentre Fabio Fazio, dopo l'intervento di Flavio Caroli, stava parlando di Van Gogh, è stato interrotto da un uomo in platea: «Vogliamo sentire la musica!». È partita così l'esibizione di "Shai Fishman and the a cappella all stars", tra i più seguiti sul web. Sono trenta cantanti che si esibiscono in tutto il mondo utilizzando solo le voci per costruire melodie, canzoni e ritmica (beat box) riproducendo i suoni di una intera orchestra. Il leader e tutti componenti della formazione sono israeliani. «Questa l'abbiamo organizzata noi», ha chiosato Fazio.



Tripudio per Arbore. Renzo Arbore trionfa all'Ariston con la canzone napoletana. Arbore a Sanremo è venuto per ricevere un riconoscimento per la sua carriera a 28 anni dalla sua partecipazione alla gara con «Il clarinetto». Dopo alcuni aneddoti e battute sul metodo con cui anticipa «la vecchiaia: studio i miei amici più anziani per intenerire i miei musicisti», «Ho fondato un'associazione, Amnesy International», si è dedicato alla musica con l'inevitabile «Ma la notte», l'omaggio a Roberto Murolo di «Reginella» e «Come facette mammeta» in chiave rock che ha scatenato l'entusiasmo del teatro che alla fine lo ha salutato con una standing ovation.



Ecco la classifica provvisoria stilata in base al televoto e che peserà per il 25% sul verdetto finale di sabato, quando interverrà anche il voto della giuria di qualità (50%) e una nuova tornata di televoto (il restante 25%)



1. Francesco Renga

2. Arisa

3. Renzo Rubino

4. Perturbazione

5. Gualazzi e The Bloody Beetroots

6. Cristiano De Andrè

7. Giusy Ferreri

8. Antonella Ruggiero

9. Noemi

10. Riccardo Sinigallia

11. Francesco Sarcina

12. Giuliano Palma

13. Ron

14. Frankie Hi Nrg



Rocco Hunt e The Niro sono i due giovani che vanno a completare il quadro delle Nuove proposte che approdano alla fase finale. The Niro è stato promosso con la canzone 1969, il rapper napoletano invece con Nu jurno buono. Eliminati Veronica De Simone (Nuvole che passano) e Vadim (La modernità). Gli altri due finalisti, proclamati ieri, sono Diodato con Babilonia e Zibba con Senza di te. Domani il vincitore.
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Il Gazzettino