Monica Bellucci intervistata in esclusiva a Verissimo. L'attrice si racconta a Silvia Toffanin parlando della sua carriera e della sua gavetta molto lunga per diventare...
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«Il mio sogno è stato sempre quello di fare l’attrice, ma venendo dalla provincia vedevo molto lontano il mio sogno. Ho iniziato facendo delle sfilate e poi mi sono ritrovata a Milano, per un periodo ho lavorato e studiato, poi la vita mi ha trascinato verso il cinema». Poi Monica aggiunge di aver avuto anche molte difficoltà, ma aggiunge: «Per fortuna, perché quando si diventa donne adulte si è anche frutto delle nostre cicatrici».
Parlando del rapporto con gli uomini specifica: «Sono felice. Dagli uomini ho imparato molto e mi hanno dato tanto. Bisogna sempre avere il coraggio di aprirsi perché, soltanto attraverso le storie d’amore, scopriamo tanto di noi stessi». Sul caso Weinstein spiega: «Noi donne dobbiamo imparare a essere indipendenti e ad avere un rapporto di parità con gli uomini. Questo sta finalmente succedendo. Il passato ci ha incatenato: non avevamo nessun diritto sociale, la nostra forza era solo dentro casa e non era abbastanza. Le ragazze devono liberarsi da certe paure, in particolare da quella di parlare perché temono di non essere credute. A una donna che ha ricevuto una molestia le si chiede ‘Come eri vestita? Ma sei tu che hai provocato?’. Questa paura indotta viene da una tradizione che impone il silenzio: 'Dovete stare zitte'. Anche io l’ho avuta. Chi non ce l’ha? Dobbiamo insegnare alle nostre figlie il rispetto per se stesse e ai nostri figli il rispetto per le donne».
Poi parla delle sue figlie: «Spero che abbiano delle passioni, qualunque esse siano, anche fare il pane. La cosa importante è fare cose che ci riempiano l’esistenza, che ci facciano svegliare la mattina con il piacere di farle». Come piano b ammette che le sarebbe piaciuto di fare l'ostetrica, o magari di studiare filosogia o psicologia.
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Il Gazzettino