ROMA - “È la prima volta che sono un po’ in difficoltà in tutti questi anni. La rabbia che si accumula in certi casi è alta”. Massimo...
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“Pochi minuti fa prima del telegiornale - racconta Giletti - ho fatto una telefonata a una persona che è venuta in questa trasmissione a denunciare un certo tipo di collusioni che ci sono con i poteri forti in Sicilia. Questa persona mi ha detto: io temo adesso per la mia vita. È stato attaccata per aver detto queste cose in questa trasmissione. Questa persona è il Capo di Riscossioni in Sicilia, l’avvocato Fiumefreddo”.
E ancora:
“Ho chiamato un’altra persona, il capo della protezione Civile in Calabria, Carlo Tansi, anche lui è stato minacciato di morte. Queste persone hanno parlato in questa trasmissione e sono state minacciate per aver detto certe cose qui, io mi sento responsabile”.
Poi, il messaggio diretto agli autori delle minacce.
“A questi signori, che ci stanno seguendo, dico che le minacce e le pressioni, che ho ricevuto anche io questa settimana, per me sono solo uno stimolo ad andare avanti e rispettare persone come loro, persone di cui l’Italia dovrebbe essere contenta, persone sulle quali poggiare il futuro, oltre al presente. A loro dico che sono qua, fin quando mi lasceranno stare in questo posto, io sono con loro e L’Arena è aperta per loro”.
Non è mancato un richiamo al Presidente dell’Assemblea della Regione Siciliana, Giovanni Ardizzone che aveva contestato Giletti per le puntate dedicate alla Sicilia.
"In settimana ho ricevuto una serie di gentili pensieri da Ardizzone. Ma questa volta non posso stare zitto. Leggo: “Da Giletti ancora bugie e faziosità", "Da Giletti disinformazione continua", "Querelo Giletti e la Rai per le notizie false”. È nella sua libertà dirle, ma poi bisogna stare molto attenti perché quando si butta al pubblico ludibrio una persona bisogna ponderare le parole". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino