Prendete la Juventus. Toglietele dalla rosa Higuain, Bonucci, Buffon e Dybala. E sostituiteli con le riserve. Sarebbe ancora la squadra più forte in Italia? Probabilmente...
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Ora giriamo la questione alla Rai. Viale Mazzini può permettersi di perdere Fabio Fazio, Alberto Angela, Carlo Conti, Bruno Vespa, Massimo Giletti, Amadeus e compagnia bella? No, se vuole continuare a vincere la sfida degli ascolti contro i competitor. Quindi va trovata una soluzione al tetto degli artisti fissato a 240 mila euro lordi l'anno. Il mercato dei big della tv è come quello dei calciatori. Se prendere Pogba costa 100 milioni e Higuain 90: non c'è tetto che tenga. I campioni si ripagano da soli. Con le entrate pubblicitarie. Tanto per fare un altro esempio il Manchester United si è ripagato il contratto di Ibrahimovic soltanto grazie al merchandising. In pochi mesi la vendita delle nuove magliette ha colmato il disavanzo per la cifra sborsata.
Quindi Conti, Fazio e Angela si ripagano da soli con gli spot che si vendono per le loro trasmissioni. Magari qualche discorso diverso si può fare per Insinna e la Clerici, entrambi in calo di share. Tuttavia, se la norma sul tetto deve essere rispettata a ogni costo, visto che non si è pensato a mettere un inciso sugli artisti quando è stata approvata, che si trovassero altre soluzioni. Magari una formula mista che distribuisca i compensi anche in base alla pubblicità, ai format, alle produzioni. Che ci sia una task force per pagare di più chi se lo merita. Fatta la legge va trovato l'inganno. L'Italia è una repubblica fondata sullo stratagemma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino