Anastacia, «Evolution è l'energia dei miei inizi»

Quasi vent’anni di carriera e due battaglie vinte contro il cancro al seno. Anastacia arriva in Italia con la stessa energia che porta sul palco. A Milano per una serata...

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Quasi vent’anni di carriera e due battaglie vinte contro il cancro al seno. Anastacia arriva in Italia con la stessa energia che porta sul palco. A Milano per una serata benefica a favore della ricerca, incontra i giornalisti per raccontare il suo ultimo lavoro uscito da qualche settimana che decide di intitolare “Evolution”, a tre anni da “Resurrection” e anticipato dal singolo "Caught In The Middle”.

 
«Ho pensato fosse l'evoluzione di quello che sono oggi», dice la pop star statunitense vissuta tra Chicago e New York che ha collezionato collaborazioni del calibro di Luciano Pavarotti, Elton John e Barbara Streisand. «Il titolo rappresenta quello che sono diventata. Più forte e più saggia. Sono diversa, ma migliore. Qualcuno avrebbe voluto intitolarlo “Stamina”, come una delle dodici tracce del disco. Ma io ho detto no. A me sapeva di “clinico” e di malattia, troppo pesante per un disco di musica. “Evolution “rappresenta il mio crescere, come donna e come musica. E in questo disco canto positività». Un passaggio quasi obbligato dopo “Resurrection”, il «disco che, appena superato il periodo del cancro, mi aveva permesso di risolvere le mie fragilità».
 
Ad evolversi anche il sound che qui diventa “SProck”, in una mescolanza di generi in cui le chitarre prestano il fianco alla sua voce imponente. «In “My Everything” auguro a tutti di vivere più volte la sensazione di gioia di chi si sposa: con questo brano cerco di far capire che si dovrebbe portare la felicità di quel giorno nella quotidianità della vita». Un disco costruito durante l’ultimo tour «con la grande difficoltà nell’incastrare i live alla scrittura» e registrato a Stoccolma con Anders Bagge, produttore di Celine Dion, Janet Jackson, Madonna.

«Il mio suono sembra essersi evoluto all’indietro, tornando alle mie origini, reminiscenza sonora di quello che era all’inizio della mia carriera». E dal suo debutto con “Not That Kind” di anni ne sono passati e seguiti successi internazionali come "I'm Outta Love", "Left Outside Alone", "Sick And Tired", a cui si aggiungono collaborazioni italiane, con Eros Ramazzotti per "I Belong To You" e Umberto Tozzi per la rivisitazione del classico "Ti Amo”. E premi oltre 30 milioni di copie vendute, numero uno in 19 paesi, più di 200 certificazioni per i suoi album, più di 100 milioni di views su Youtube.

«Sono contenta dei complimenti di Eros: lui mi ha dato l’opportunità di cantare con altri artisti italiani», dice a proposito delle parole di Ramazzotti rivolte a lei. Non sarà sul palco dell’Arena di Verona con Umberto Tozzi il prossimo 14 ottobre («mi sarebbe piaciuto molto, ma non posso per impegni», dice). Mentre con Francesco Gabbani vorrebbe «scrivere una canzone» e dice: «Ho capito prima di voi che sarebbe diventato una star».


E dopo i 110 concerti tra il 2016 e il 2017, è pronta per “The Evolution tour 2018” con cui girerà i palchi di tutto il mondo. Quattro le date italiane, compresa Roma il 7 maggio all’Auditorium Parco della Musica. Il 6 maggio sarà al Gran Teatro Morato di Brescia, il 9 al Teatro Europauditorium di Bologna e il 10 al Teatro Ciak di Milano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino