«Ho sofferto di bulimia. Ne sono uscita grazie alla radio, ma un po' si resta bulimici per tutta la vita: vuol dire anche amare tantissmo e desiderare tanto di essere...
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«L'atteggiamento un po' bisogna coccolarlo, perché ti resta addosso. Se lo accetti non diventa malattia. Quando sono rimasta incinta di mia figlia Iolanda la fame d'amore si è finalmente placata», ha continuato.
Ambra ha parlato anche del suo rapporto con Allegri: "Qual è la regola per placarlo quando perde una partita? Io mi accorgo delle situazioni. Non vado mai allo stadio, ho delle cose scaramantiche, poi mi aiuta il fatto di vivere a Brescia, non ho subito il risultato diretto. Quando esce dallo stadio va a casa, va con i suoi amici, aspetto 48 ore. E' un uomo molto serio sul lavoro, torna sempre con la squadra, segue tutte le sue regole. Le rispetto e intanto aspetto. So che tornerà».
E per quanto riguarda il lavoro Ambra ha appena finito le riprese di una serie girata a Trieste. «Sono stati tre mesi di lavoro molto tosto, ero un vicequestore. E' stato bello ricoprire questo ruolo, dopo un po' ho iniziato a ragionare come un vicequestore, sono entrata ogni giorno in questura, mi sono molto calata nei panni di questa donna».
Ma qual è stata la notte indimenticabile della sua vita? «La prima volta che mia figlia ha dormito 8 ore di fila. Non dormiva da 8 mesi. Quella notte non ho dormito perché non credevo al fatto che lei dormisse. Quella fu la notte della rinascita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino