L'umanesimo di Cucinelli fa scuola - Milano: Zegna in Bocconi - Geox vince

L'umanesimo di Cucinelli fa scuola - Milano: Zegna in Bocconi - Geox vince
“Se il trend del nostro tempo ci porta verso sempre più raffinate tecnologie, la moda deve andare verso l’uomo, verso l’artigianato e i saperi...

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“Se il trend del nostro tempo ci porta verso sempre più raffinate tecnologie, la moda deve andare verso l’uomo, verso l’artigianato e i saperi  manuali” : non è solo il verbo di Brunello Cucinelli che gode del primato di aver riportato alcuni valori arcaici , primo fra tutti un umanesimo che abbracci l’intero corpus della comunicazione (non solo per la moda!) nel mondo dell’abbigliamento, ma è una  tendenza ineluttabile , l’unica via che possiamo permetterci di percorrere se vogliamo salvare il sapore dl una cultura dell’eleganza che ci appartiene,  ribadita con fermezza anche dalla ribalta creativa di Ermenegildo Zegna a commento della sfilata che ha ottenuto i più vivi consensi dopo lo show presentato negli spazi della nuova Bocconi con uno show firmato a quattro mani con Thomas Flechtner.

Dopo il successo incontestabile di Pitti Uomo a Firenze ecco la moda maschile all’appuntamento milanese con le sfilate che figurano nel calendario della Camera Nazionale della Moda Italiana ma anche con mille appuntamenti fuori calendario che tengono in fibrillazione i rappresentanti della critica e i buyers presenti per fortuna in numero considerevole.
Fino al 16 gennaio, nelle locations più immaginifiche si alterneranno le grandi griffes per disegnare quello che sarà il difficile uomo 2018-2019 del grande freddo. La moda non ha vita facile in un momento di grande incertezza sociale e culturale: siamo nel secondo decennio del terzo Millennio e il mondo intorno a noi sta andando verso strade che ancora non conosciamo. Sempre i passaggi generazionali hanno creato problemi di comprensione e di adeguamento ma oggi il discorso deve fare i conti con l’universo tecnologico che ha mutato l’intero mondo della comunicazione.
Compito della moda è adeguarsi e soprattutto indovinare ciò che il suo pubblico desidera. E gli stilisti ci provano con coraggio, con intuito formidabile, lasciando inalterati alcuni principi estetici ma andando incontro a modi e tempi diversi, anche a mixages di generi.
Fine degli stracci: questo sicuramente è uno dei punti d’arrivo del nuovo look rivolto a un uomo che non ha più paura di farsi vedere “vestito”;  che non cerca la compassione estetica anelata da chi ama esibire strappi, buchi, lacerazioni su tessuti sporchi, mises discutibili copiate da clochard in disarmo. A giudicare dalle collezioni viste a Firenze e ora qui a Milano gli  uomini saranno più attenti a una qualità che consenta comodità, piacevolezza, accostamenti non pensati a tavolino ma graditi a una cultura di eleganza interiore   che non deve  abbandonarci. Moda non è esibire lusso o potere economico ma è un aspetto piacevole di godere della bellezza e della comodità senza ostentazioni né forzature.

Applaudita per l’aderenza a questi principi saldi e ineluttabili la collezione di Geox si è collocata tra le prime in apertura delle giornate di Milano. Giubbotti, piumini, capispalla metropolitani e…immancabilli, le scarpe Geox…”che respirano”  anche nell’autunno-inverno 2018-19.
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Il Gazzettino