Tagliano la coda allo squalo per salvare la rete da pesca

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Macabro ritrovamento nelle acque cristalline della Baia di Ognina, nel Catanese. Protagonisti della vicenda, alcuni subacquei del locale centro diving Jonio Pro-Dive Catania che, a pochi metri dalla riva, avevano notato un grosso squalo in evidente difficoltà che sembrava trasportato dalla corrente. Così, dopo essere riusciti ad avvicinare l'animale, la terribile scoperta che avrebbe lasciato sconcertati i soccorritori.


Lo squalo infatti, un capopiatto (Hexanchus griseus) lungo circa due metri, era stato amputato della coda. Il taglio netto, evidenziato dalle tristi immagini diffuse sui social dal centro diving e da Marecamp, non lasciano dubbi sul fatto che quella terribile mutilazione, sia stata provocata dall'intervento dell'uomo. "Probabilmente rimasto impigliato in una qualche attrezzatura da pesca, commenta chi ha a che fare con il mare, quel povero squalo potrebbe essere stato sacrificato proprio per salvare le reti". Come era accaduto, con le dovute proporzioni, ad una balena pochi giorni fa in Brasile. Anche lei, finita per sbaglio nella rete dei pescatori, aveva subito lo stesso crudele trattamento che l'aveva uccisa. Dopo una lunga agonia, anche lo squalo della Baia di Ognina è morto. 

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Il Gazzettino