Squalo bianco finisce nelle reti in Tunisia: la rabbia degli animalisti

Il grande squalo bianco pescato in Tunisia (immagini pubblicate da Le pecheur su Facebook)
Un grande squalo bianco è rimasto vittima delle reti dei pescatori in Tunisia. Lo squalo, lungo più di quattro metri, stando alle prime, frammentarie ricostruzioni,...

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Un grande squalo bianco è rimasto vittima delle reti dei pescatori in Tunisia. Lo squalo, lungo più di quattro metri, stando alle prime, frammentarie ricostruzioni, sarebbe stato catturato accidentalmente. Finito nelle grosse reti insieme al pescato, non sarebbe stato possibile riuscire a liberarlo. La carcassa del predatore, come illustrato dalle immagini pubblicate sui social da Le pecheur, la pagina del mercato del pesce di Susa, cittadina tunisina a sud di Hammamet, una volta scaricata sul molo, è stata oggetto dell'attenzione delle decine di curiosi accorsi per vedere da vicino il "mostro marino". Lo squalo, una femmina, presentava un enorme taglio lungo il ventre. Come se fosse stato eviscerato per chissà quale ragione.


Lo squalo bianco è un animale in pericolo di estinzione e da anni è protetto in molti Paesi, Italia compresa. Presente nel Mediterraneo da sempre, la morte di un solo esemplare rappresenta una perdita enorme per la prosecuzione della specie che, a livello globale, non conta ormai, che poche migliaia di esemplari. "Nonostante la specie sia inserita nell'allegato II del protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona, nella Convenzione CITES, nell'allegato II della Convenzione di Berna e nell'allegato I e II della Convenzione di Bonn, lo squalo bianco continua ad essere vittima, accidentale o meno, della pesca, spiega la biologa Valentina Braccia che sottolinea, Il Mediterraneo si conferma uno dei mari più pericolosi per gli squali. Soprattutto in alcune aree pressochè prive di controlli". Le catture di grandi squali bianchi non sono una novità per i pescherecci tunisini e dei Paesi nordafricani che si affacciano sul Mediterraneo. Negli ultimi anni sono state registrate diverse "catture accidentali". Molte di queste, avevano interessato femmine sessualmente mature e gravide. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino