VICENZA - Provocò l'incidente mortale in cui perse la vita Alex Di Stefano, 20 anni, ma Mirco Vendramin non andrà in carcere. Soprattutto perché l'alcoltest eseguito all'ospedale San Bortolo, che diede esito 1,59 di alcolemia, non fece uscire un risultato sicuro, ma con un margine di errore intorno al 20/25 per cento visto che il tasso alcolico era stato accertato con il plasma, e non con il sangue. Per i giudici Mirco era ubriaco ma hanno accolto il ricorso della difesa: un esito potenzialmente sotto il tasso di 1,50 ha fatto decadere l'aggravante per l'omicidio colposo. In sostanza l'esame alcolometrico "sbagliato" ha dato un risultato non esatto, e così se in primo grado Vendramin era stato condannato a tre anni e 4 mesi, più altri quattro di arresto, stavolta lo sconto gli ha assegnato tre anni. Il giovane padovano non andrà in carcere: ai tempi era rimasto per un periodo ai domiciliari. In più la guida in stato di ebbrezza è risultata prescritta.
Il tragico incidente accadde nel giugno del 2011. Nella notte del 2 Vendramin guidava contromano lungo la tangenziale sud del capoluogo berico. Fu uno scontro terribile, Alex morì sul colpo e il giorno dopo la mamma Carla si tolse la vita per il dolore. In corte d'appello dopo la sentenza è scoppiata la rabbia dei famigliari: «Alex è stato ucciso un'altra volta».
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