Alberghi e B&B sotto verifica:
«Tassa di soggiorno riscossa solo
in parte, mancano 108 mila euro»

Venerdì 3 Giugno 2016
Alberghi e B&B sotto verifica: «Tassa di soggiorno riscossa solo in parte, mancano 108 mila euro»
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BASSANO - Il piatto piange. Mancano quasi 110 mila euro. Se non ha sbagliato i calcoli, il consigliere comunale Mariano Scotton, consigliere di Forza Italia, ha messo il dito sulla piaga. E adesso il Comune, ha spiegato l'assessore Angelo Vernillo, sta verificando almeno 53 esercizi, alberghi, bed and breakfast e altre strutture ricettive. Si tratta di andare a scandagliare cosa è avvenuto negli anni scorsi, se le agevolazioni sono state conteggiate al giusto, se qualcuno ha "barato". Ma forse è come cercare un ago nel pagliaio, e comunque una parte riguarda annate pegresse: si teme che si chiuda la stalla a buoi già fuoriusciti.

Ma come mai non è stata incamerata una quota così alta dalla tassa di soggiorno? Secono l'esponente forzitalico la tassa di soggiorno, istituita il 1. luglio 2013 per chi soggiorna nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere in città, doveva produrre da allora in poi 258.584 euro per la città di Bassano. Ma in realtà i soldi entrati nel capitolo sono stati solo 150 mila in tre anni. Cioè, 108 mila e rotti in meno. I dati delle presenze che Scotton cita arrivano dai report della Regione Veneto: 207.188 presenze alberghiere e 102.793 presenze extra alberghiere.

La tassa di soggiorno è di 1 euro al giorno negli alberghi e di 0,50 nelle altre strutture. E il ragioniere capo del Comune ha certificato la riscossione di 30 mila euro nel 2013, 60 mila nel 201 e  60 mila nel 2015, quindi in totale 150 mila euro nei tre anni. Scotton si è scoperto ragioniere a sua volta (anche se lui ha fatto il classico e l'Isef...) e ha realizzato che la somma totale doveva essere di 258.584,5 euro (207.188 per gli alberghi, 51.396,50 in strutture extra alberghiere). E qui è cascato l'asino, ovvero la mancanza, negli incassi, di 108.584,50 euro, «pur dando per scontato - dice il consigliere - che ci possono essere piccoli scostamenti di cifre per le agevolazioni».
In sostanza, Scotton si chiede, e chiede alla Giunta, quali siano le ragioni di questo "buco" nelle casse comunali che può fare emergere un danno erariale per il Comune, e cosa si intenda fare per recuperare la cospicua cifra.

Ora il Comune sta cercando quei soldi spariti, o mai arrivati. E Scotton chiede anche di cercare e colpire gli autori dei mancati controlli. L'entità è minore, ma la questione ricorda quella degli oneri urbanistici non riscossi ai grandi insediamenti e non solo, ai quali sono stati praticati negli anni, nello scorrere delle amministrazioni, sconti e interpretazioni particolari o non applicazioni di cambi d'uso. Anni fa si parlava di milioni da recuperare, che però non pare si siano visti.
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