All'anniversario dei Patti Lateranensi a Villa Borromeo non poteva non trovare spazio un confronto sulla guerra a Gaza.
Con il presidente della Repubblica e anche con il ministro degli Esteri è stata fatta una panoramica su diversi scenari di crisi che attualmente sconvolgono il mondo ed è stata registrata una concordanza tra Italia e Santa Sede. «Molto difficile trovare soluzioni a queste problematiche, però si sta tentando di dare un contributo che possa essere positivo e avviare percorsi di pace».
L'Italia chiede a Israele di fermarsi: «Io credo che sia una voce generale: non si può continuare così e bisogna trovare altre strade per risolvere il problema di Gaza, il problema della Palestina. La Santa Sede l'ha detto fin dall'inizio formulando, da una parte, la condanna netta e senza riserve di quanto avvenuto il 7 ottobre. E vorrei ribadirlo, si tratta di una condanna netta e senza riserve di ogni tipo di antisemitismo, tuttavia nello stesso tempo c'è anche una richiesta affinchè il diritto alla difesa di Israele invocato per giustificare questa operazione sia proporzionato e certamente con 30 mila morti non lo è».
Israele taglia i benefici fiscali dell'UNRWA. «Aiutavano Hamas e i terroristi»
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha definito la costante interlocuzione tra Italia e Santa Sede «d'importanza fondamentale, anche nella propria azione di politica estera».
«Nel quadro della Presidenza italiana del G7, intendiamo rafforzare la cooperazione su tutta una serie di dossier internazionali, a partire da quelli di più stretta attualità, dal Medio Oriente all'Ucraina, dall'Africa ai temi migratori». Tajani ha inoltre ricordato «lo sforzo italiano volto a proteggere i cristiani e i luoghi di culto cristiani in Medio Oriente, dove è fondamentale non cadere nella trappola di una guerra di religione tra mondo arabo e mondo occidentale, come vorrebbe Hamas».