Gli insegnanti UNRWA lodavano Hamas e c'è chi ha rapito una donna e chi era in un kibbutz il 7 ottobre: il dossier della vergogna

Lunedì 29 Gennaio 2024 di Franca Giansoldati
Gli insegnanti UNRWA lodavano Hamas e c'è chi ha rapito una donna e chi era in un kibbutz il 7 ottobre: il dossier della vergogna

Il più grande scandalo che abbia mai colpito le Nazioni Unite si allarga e mostra aspetti inquietanti. Sui canali Telegram gli insegnanti dell'UNRWA esaltavano, incitavano, applaudivano alle azioni dei terroristi di Hamas, e sotto le fotografie e i video dei massacri nei kibbutz c'erano faccine ridenti, like e cuoricini.

Sono stati salvati e analizzati circa 249 mila messaggi . Un lavoro certosino fatto da una ong con sede a Ginevra, Unwatc e consegnato da tempo a tutte le autorità internazionali per provare senza ombra di dubbio quanto l'organismo dell'Onu abbia potuto essere permeato dalla ideologia antisemita di Hamas tesa a uccidere “i cani” (gli ebrei vengono chiamati così nelle migliaia di messaggi) e negare l'esitenza dello stato israeliano.

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All'indomani della decisione di una decina di paesi donatori di sospendere temporaneamente l'invio di fondi all'UNRWA,  fino a quando non sia ultimata l'indagine interna ordinata dal segretario dell'Onu, Guterres, cominciano a fuoriuscire le prime rivelazioni sulle prove concrete contenute nel rapporto top secret che ha costretto nazioni come Usa, Germania, Francia, Italia, Australia a prendere provvedimenti. Uno scandalo di tale portata non aveva mai toccato le Nazioni Unite. Il New York Times ha avuto accesso al documento e ha messo in luce chi e come del personale pagato da UNRWA ha preso parte materialmente ai massacri al festival Nova, a Sderot e nei kibbutz devastati da stupri, uccisioni, decapitazioni, roghi. 

Al momento una dozzina i funzionari sono stati già licenziati. Uno di loro è accusato di aver rapito una donna. Un altro è accusato di aver distribuito munizioni. Un terzo è stato descritto da testimoni come parte dei massacratori in un kibbutz dove sono morte 97 persone. 

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Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha detto di essere «inorridito da queste accuse» e ha implorato le nazioni che hanno sospeso i loro pagamenti a ripensarci, visto che l'UNRWA è uno dei più grandi datori di lavoro a Gaza, con 13.000 persone impiegate, per lo più palestinesi. Praticamente funziona come un grande ammortizzatore sociale senza del quale la situazione sarebbe ancora peggiore. 

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L'UNRWA ha dovuto intanto confermare che due dei 12 dipendenti sono morti, aggiungendo di non voler fornire ulteriori informazioni mentre l'Ufficio dei servizi di supervisione interna sta ancora indagando. Il Times intanto ha verificato l'identità di uno dei 12 dipendenti, che di mestiere faceva il responsabile del magazzino. Il suo profilo sui social lo raffigura con la divisa dell'ONU. Gli israeliani, invece, sono andati ben oltre con le prove di 10 dipendenti quali effettivi membri di Hamas, il gruppo militante che controllava Gaza al momento dell'attacco del 7 ottobre. Un altro funzionario era affiliato alla Jihad islamica.

Non solo. Sette di loro erano stati assunti come professori nelle scuole dell'UNRWA dove insegnavano ai bambini l'arabo e la matematica. Dal 1949 l'agenzia Onu si è presa cura delle famiglie dei palestinesi che sono fuggiti o sono stati costretti a lasciare le loro case durante le guerre dal 1947 in poi.

Nel corso degli anni l'UNRWA sarebbe caduta sotto l'influenza di Hamas anche se l'Onu continua a smentire categoricamente questa conclusione. Le sospensioni dei finanziamenti da parte di tanti paesi sostenitori potrebbero avere conseguenze immediate, poiché a differenza di altre agenzie ONU, l'UNRWA non ha una riserva finanziaria strategica. Il commissario generale Philippe Lazzarini ha avvertito dell'imminente catastrofe: «La vita delle persone a Gaza dipende da questo sostegno, così come la stabilità regionale»

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA