NEW YORK - Mark Zuckerberg scende in campo a difesa di Facebook, travolta dalle accuse di censura nei confronti di temi e opinioni conservatrici. Un'accusa pensate mentre negli Stati Uniti impazza la campagna elettorale. Annunciando un'indagine interna, Zuckerberg respinge le critiche: «non abbiamo rinvenuto prove». E si impegna «personalmente» ad agire nel caso in cui le accuse fossero vere. Nel frattempo rilancia invitando politici di destra e di tutte le aree ad avviare un dialogo sul tema e scambiare le proprie opinioni. La difesa a spada tratta di Zuckerberg arriva dopo la pubblicazione su diversi organi di stampa delle linee guide che determinano cosa appare nella sezione Tranding Topics (i temi in tendenza, ovvero gli argomenti più popolari), una delle più seguite di Facebook.
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