Omicidio a Riese. Vanessa cancellava i messaggi pericolosi di Bujar Fandaj. Il procuratore: «Ci sono elementi per la premeditazione»

Mercoledì 20 Dicembre 2023, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 11:35

Il tentativo di depistaggio

«Ci sono indizi gravi di un pericolo di fuga insito nel suo comportamento dopo l'omicidio e indubbi elementi di pericolosità sociale, per il fatto e la ferocia con cui ha agito». Lo ha riferito ai giornalisti sempre il procuratore capo di Treviso Martani, descrivendo gli elementi che hanno portato all'arresto di Bujan Fandaj.

La telefonata: Sono stato io, mi costituisco

«Ci aveva telefonato ieri sera - ha proseguito Martani - intorno alle 21.00, ammettendo il fatto, e questo per noi ha valore confessorio. Aveva detto che si sarebbe costituito ai carabinieri di Riese, ma per noi era un tentativo di depistaggio. Aveva detto che si trovava nei campi lì intorno, ma era in una zona diversa. I carabinieri non hanno mai cessato di sorvegliare l'abitazione con una pattuglia in borghese, e si sono accorti del suo rientro a casa in ora notturna e lo hanno sottoposto a fermo. Non si è detto disponibile all'interrogatorio del pm, ed è stato associato alla casa circondariale».

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