Padova, ecco la mostra di Monet al San Gaetano

Sabato 9 Marzo 2024, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 12:02


L'ITINERARIO


Questa per anni sarà l'ultima occasione per vedere in Italia le opere. La rassegna, è in ordine cronologico, dai primi dipinti agli ultimi, ed è suddivisa in sezioni: "Le origini del Musée Marmottan Monet: dall'impero all'Impressionismo", con il Museo che nel 1966 diventa depositario della prima collezione al mondo del Maestro, grazie alla donazione del figlio Michel; "Il plein air", che documenta il lavoro dell'artista all'aperto con pennellate veloci e tele di dimensioni ridotte; "La luce impressionista, dove non prevale più un soggetto, quanto un paesaggio, o una scena; "Il giardino di Monet a Giverny. Oltre l'impressionismo", che contiene le opere proventi dalla casa del Maestro e costituiscono un insieme unico al mondo; "Le grandi decorazioni", che si riferisce al periodo che va dal 1914 alla morte di Monet nel 1926, quando raffigurò il suo giardino acquatico a Giverny in 125 pannelli di grande formato; "L'astrazione in questione", che si rifà ai momenti (1908) in cui il pittore soffrendo di cataratta e non vedendo chiaramente, aveva un'alterata percezione dei colori: queste tele da cavalletto, senza precedenti nella sua carriera, hanno lasciato un segno profondo negli astrattisti della seconda metà del XX secolo. Tra le opere figurano dipinti eccezionali come "Ritratto di Michel Monet con cappello a pompon" (1880), "Il treno nella neve. La locomotiva" (1875) e "Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi" (1905), oltre a quadri di grandi dimensioni come le famose "Ninfee" (1917-1920) e il "Glicine" (1919-1920). Nell'itinerario ci sono poi le realtà immersive, tra cui la ricostruzione del giardino di Monet, e alla fine si può vedere uno dei rarissimi filmati in cui sta dipingendo e tiene in mano una tavolozza esposta in una teca poco distante.

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