Vietati i picnic sui gradini delle procuratie, sì al panino in piedi: ecco le "nuove regole del turista" da rispettare in piazza San Marco

Sabato 30 Marzo 2024, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 16:13

PRIMO GIORNO

La prima giornata dei "difensori" del bon ton lagunare inizia con l'assegnazione dell'area di controllo. A Venezia, dopo giorni, ha finalmente smesso di piovere, ma c'è ancora acqua alta in alcune zone di piazza San Marco e ai turisti tocca fare lo slalom tra cantieri e maxi pozzanghere. Visitatori da tutto il mondo si assiepano, dunque, sulle passerelle con i soliti "furbetti" che spingono per passare prima e chi si ferma per una foto. Per gli steward è il momento di entrare in azione: occorre controllare che nessuno blocchi il passaggio e la fila scorra fluida. Lunghissima la coda per il campanile: alcuni turisti stranieri fanno capolino dalla passerella per chiedere informazioni al "guardiano" di turno. Si tratta di visitatori spagnoli che vorrebbero riservare online il giro ad alta quota, saltando la fila. Ma lo steward spiega loro, in perfetto spagnolo, che le prenotazioni sul sito sono esaurite. Niente di fatto dunque, bisogna armarsi di pazienza e fare la fila. L'attesa però è lunga e ogni tanto qualche turista pigro prova a sedersi sui gradini delle procuratie. Il guardiano, sempre con modi gentili, lo invita ad alzarsi. Non si tratta solo di una questione di decoro, ma anche di ordine pubblico: con il flusso crescente di persone, sedersi in alcuni "punti critici" vorrebbe dire bloccare il passaggio. Rischiando un ingorgo in passerella.
Ma è all'ora di pranzo che i Guardians devono stare maggiormente con gli occhi aperti. Le regole sono poche ma chiare, niente picnic all'addiaccio sui gradini delle procuratie, ma solo un panino al volo, consumato possibilmente vicino a un cestino della spazzatura. In modo che, una volta terminato il pasto, nulla venga gettato a terra.

Da giovedì in piazzetta San Marco sono spuntate anche le "Meninas" dell'artista spagnolo Manolo Valdés. Neanche a dirlo, le tredici sculture sono state prese di mira dai visitatori per le foto. Qualche bambino ha provato anche a "scalarle" e su un'opera un turista ha perfino appoggiato il suo cagnolino yorkshire a riposare. Insomma, il lavoro dei controllori del bon ton è senza sosta.

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