Morto Giorgio Napolitano. Dalla maturità a Padova ai legami con Venezia. Il lungo rapporto con la regione dove aveva studiato e intrecciato amicizie

Sabato 23 Settembre 2023, 09:50

LA SCUOLA


A causa della guerra Giorgio Napolitano deve lasciare la sua città, Napoli, e insieme alla famiglia trova rifugio a Padova, a casa di una zia. Al Liceo Classico Tito Livio arriva ad anno scolastico, il 1941-42, già iniziato, ma supera comunque, e brillantemente, la maturità. Nel 2005, per i suoi 80 anni, la città di Padova gli fa avere le vecchie pagelle. Tre anni dopo come presidente della Repubblica conferisce la medaglia d'oro al Merito Civile a Mario Todesco, giovane professore di lettere al Tito Livio, morto per mano dei fascisti perché aveva scelto di opporsi al regime. Lo stesso anno, per celebrare la fine della Prima Guerra mondiale, torna in quelle aule: «Se ritenete di essere nel giusto - dice ai ragazzi - criticate, protestate: ma fatelo sempre con spirito costruttivo, per rendere più salda la democrazia».


Settembre 1990, Napolitano è ministro degli Esteri nel governo ombra del PCI, nel Golfo infuria il conflitto. «Saddam Hussein deve lasciare il Kuwait», dice alla Festa dell'Unità di Mestre. A qualche scettico che teme lo «strapotere militare degli Stati Uniti», risponde «di non aver timore, bisogna apprezzare la rivalutazione delle Nazioni Unite».


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