Tumori, nuovo farmaco per la ​leucemia mieloide cronica. «Efficacia raddoppiata»

Lunedì 26 Giugno 2023, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 16:56

Cos'è la leucemia mieloide cronica

La leucemia mieloide cronica (Lmc) rappresenta il 15% di tutti i casi di leucemia e colpisce gli uomini 1,2-1,7 volte più delle donne. È causata dalla proliferazione incontrollata delle cellule staminali del midollo osseo e in oltre il 90% dei casi è caratterizzata da un'alterazione genetica acquisita nota come cromosoma Philadelphia. Gli inibitori tirosin-chinasici (Tki) sono i farmaci usati per trattarla, ma »ancora oggi molti pazienti in seconda linea sviluppano resistenza o intolleranza alla terapia«, spiega in un incontro a Milano Fabrizio Pane, professore ordinario Università Federico II di Napoli, direttore Uoc Ematologia e Trapianti di midollo Aou Federico II di Napoli. È quindi »importante mettere a disposizione nuove opzioni terapeutiche in terza linea, efficaci, ben tollerate e capaci di garantire una buona qualità di vita«. Elemento che, da una survey internazionale condotta in 11 Paesi tra cui l'Italia, per un malato su due è »il primo obiettivo da raggiungere con la terapia«. In questo scenario si inserisce asciminib, indicato per i pazienti Lmc con cromosoma Philadelphia positivo in fase cronica (Lmc-Cp Ph+), con resistenza o intolleranza ad almeno due precedenti Tki.

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