Vogliono riunirsi in un sindacato per trattare con il Personale

Martedì 6 Dicembre 2016
Sono più di cento e di loro non si sente mai parlare. Ma sono quelli che realizzano e mandano avanti tutti i progetti del Comune: strade, rotatorie, parchi, illuminazione, restauri, manutenzioni. Senza di loro anche i 60 progetti che il sindaco Bitonci dice di aver lasciato pronti a partire in modo che la città non perda colpi, finiranno paralizzati.
Sono i tecnici, uno stuolo di ingegneri, architetti, periti, geometri, elettrotecnici, agrari che costituiscono il braccio operativo di palazzo Moroni. Ebbene questo braccio si muoverà molto piano, anzi resterà quasi paralizzato, pretendendo il rispetto di ogni cavillo burocratico se non verranno pagati. Perchè la grana sono i soldi (scusate il gioco di parole). Da due anni - l'ultimo l'hanno visto nel 2013 - manca in busta paga l'incentivo alla progettazione. Che cos'è? Ogni volta che un tecnico mette la sua professionalità per un progetto ha diritto al 2 per cento dell'importo. Che faccia il progetto di un marciapiedi o la rotatoria della Stanga o il nuovo boulevard per l'ospedale o la pulizia delle Mura, o l'appalto di manutenzione del verde pubblico.
Dipende dall'entità delle partecipazioni ma il fondo arriva di solito a 300mila euro e dunque il minimo è 3mila euro a testa per anno. Ebbene questi soldi sono stati normati da un Regolamento che data 2003 superato dal decreto legge 90 del 24 giugno del 2014 che apportava delle modifiche, riducendolo del 20 per cento e togliendolo ai dirigenti. Anche il decreto però è stato in vigore fino al 16 aprile di quest'anno quando il nuovo Codice degli appalti lo ha modificato. Succede che il Comune non ha emesso nè un nuovo regolamento per l'interregno, nè un Regolamento che recepisca il nuovo Codice. E senza le modalità i soldi non si possono liquidare. Inoltre per i progetti dei servizi stanno arrivando disposizioni dai dirigenti per sostituire la voce incentivo alla progettazione sul quadro economico del progetto con la voce imprevisti, uscendo così dall'obbligo sancito dalla legge.
Si narra che i tecnici comunali siano talmente fuori dalla grazie di dio dal voler dimettersi dai rispettivi sindacati per riunirsi tutti in una sigla autonoma, eleggere un proprio rappresentante e trattare con Traina a nome di tutta la categoria. Ma il peggio per la città è lo sciopero bianco. Minacciano di attenersi scrupolosamente agli ordinamenti. Esempio: non muovo un dito se non ho tutti gli incarichi formalizzati.
È il secondo fronte che si apre in pochi giorni. Il primo lo avevano aperto i dirigenti che hanno fatto ricorso contro il nucleo di Valutazione (Bitonci, Traina e due professionisti esterni) che ha deciso la distribuzione dei premi. Su 24 solo due hanno avuto il 100 per cento dell'indennità di risultato. Solo Paolocci, capo dei Vigili e il capo dell'Urbanistica Franco Fabris avrebbero ottenuto il punteggio massimo figurando in prima fascia. Tutti gli altri, compresi i capi Area sarebbero stati retrocessi, fra cui Negrin al Patrimonio e Gennaro ai Lavori Pubblici. Si tratta di tagli anche di 12 mila euro.
Infine, per non farsi mancare nulla, c'è maretta anche fra gli altri 1800 dipendenti che hanno pure loro il salario accessorio, ovvero la produttività. Il monte concesso è di 10 milioni di euro e viene rimodulato in percentuale in base al numero di personale che va in pensione. Ebbene sembra che gli agenti della Polizia locale vogliono che la loro parte di fondo non venga toccata circostanza che penalizzerebbe gli altri. Per questo in Comune gira una cassettina di cartone di quelle che servono per raccogliere le offerte nella quale si legge Offerta per i Vigili, minimo 15 euro per dipendente.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci