Un evento storico. Dall'interscambio culturale tra Italia e Cina, in particolare

Sabato 13 Febbraio 2016
Un evento storico. Dall'interscambio culturale tra Italia e Cina, in particolare tra il Veneto e la Provincia di Hubei, arrivano per la prima volta in Europa le "Meraviglie dello stato di Chu", oltre cinquecento straordinari reperti archeologici che saranno esposti, dal 13 marzo al 25 settembre, in due mostre, curate da Adriano Madaro, che s'intrecciano: "Il drago e la fenice" nel Museo nazionale atestino di Este e "L'arte della guerra" nel Museo archeologico nazionale di Adria. Due realtà che dialogano con il Museo d'arte orientale di Venezia. Successivamente, una mostra allestita al Museo Provinciale di Hubei consentirà ai cinesi di conoscere la storia dei Veneti antichi.
«Due antiche civiltà messe in relazione tra loro - ha osservato Vincenzo Tinè, uno dei coordinatori del progetto, insieme con Daniele Ferrara e Simonetta Bonomi - grazie alla contemporaneità storica e contestualizzazione dei loro oggetti-simbolo». Entusiasta dell'iniziativa Fausta Bressani, della direzione dei Beni culturali della regione del Veneto, ed "orgogliosi" i due sindaci, Giancarlo Piva di Este e Massimo Barbujani di Adria, promotori del progetto insieme con la Soprintendenza Archeologia e il Polo Museale del Veneto, progetto sostenuto dalla Fondazione Cariparo e dalla Regione del Veneto.
Presentando l'evento nella sede della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno spiegato che Chu, nato come piccolo regno militare, si espanse al punto da diventare, sul finire del periodo delle Primavere e degli Autunni (770 - 454 a.C.), una vera e propria potenza e visse un momento di massimo splendore nel periodo degli Stati Combattenti (453 - 221 a.C.). Che la qualità e lo stato di conservazione dei reperti, rinvenuti in un contesto archeologico di recente scoperta, testimonia come la supremazia del regno fosse culturale, prima ancora che militare. Reperti di straodinaria bellezza: armi, bronzi, giade, lacche, corredi funebri, campane, strumenti musicali, anche di intere orchestre. Di questi ultimi, risalenti al V secolo a. C., sarà fatto sentire, in un contesto particolare, il suono melodioso. Grazie all'organizzazione di Cultour Active, il pubblico sarà coinvolto in un'esperienza multimediale (suoni, immagini, profumi e oggetti da toccare) e, accompagnato da guide specializzate, potrà rendersi consapevole della "vicinanza" antropologica di due mondi geograficamente lontanissimi.

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