(Al.Rod.) Continua la battaglia delle associazioni che si battono contro il progetto del Nuovo Plebiscito: domani infatti alle 17. 30, nel parcheggio di via Geremia, è in programma la manifestazione Un presidio di luce al Plebiscito. Ad organizzarla i Comitati Residenti zona Plebiscito, Rete Arcella viva e No Stadio Plebiscito.
«Il nostro scopo è impedire di trasformare la zona del Plebiscito in un caos viabilistico inaccettabile per i cittadini padovani residenti in zona e non, sensibilizzando ancora una volta l'opinione pubblica sul trambusto che un progetto insensato potrebbe creare se venisse attuato - spiegano gli organizzatori - traffico intenso, alti livelli di inquinamento dell'aria , problemi legati alla sicurezza che potrebbe interessare la vivibilità dei residenti e non solo. A questo si aggiunge il problema dei tifosi ultras che le forze dell'ordine potrebbero dover affrontare in circostanze e spazi angusti, e con una viabilità inadatta anche solo per il possibile arrivo di eventuali ambulanze di emergenza. Consideriamo poi essenziale la sopravvivenza di sport considerati minori, ma molto partecipati e che già esistono al Plebiscito, anch'essi necessitano di spazi adeguati che verrebbero sacrificati con gli eventi calcistici».
«Il nostro scopo è impedire di trasformare la zona del Plebiscito in un caos viabilistico inaccettabile per i cittadini padovani residenti in zona e non, sensibilizzando ancora una volta l'opinione pubblica sul trambusto che un progetto insensato potrebbe creare se venisse attuato - spiegano gli organizzatori - traffico intenso, alti livelli di inquinamento dell'aria , problemi legati alla sicurezza che potrebbe interessare la vivibilità dei residenti e non solo. A questo si aggiunge il problema dei tifosi ultras che le forze dell'ordine potrebbero dover affrontare in circostanze e spazi angusti, e con una viabilità inadatta anche solo per il possibile arrivo di eventuali ambulanze di emergenza. Consideriamo poi essenziale la sopravvivenza di sport considerati minori, ma molto partecipati e che già esistono al Plebiscito, anch'essi necessitano di spazi adeguati che verrebbero sacrificati con gli eventi calcistici».
