L'ITALIA DI CONTE CI STUPIRÀ

Lunedì 23 Maggio 2016
L'Europeo azzurro non sembra nascere sotto i migliori auspici. Gli infortuni di Marchisio e Verratti sono stati un fulmine a ciel sereno per una Nazionale già a corto di personalità a centrocampo. Ma anche il citì Antonio Conte ha dovuto affrontare vicende personali che avrebbero turbato chiunque. Il suo coinvolgimento nel calcioscommesse si è concluso con un'assoluzione che, per stessa ammissione del tecnico, «ha lasciato il segno». Ed il tormentone sul futuro non si può dire si sia concluso nel migliore dei modi: l'annuncio della firma con il Chelsea con tanto di visita a Stamford Bridge non è stato preso bene. C'è chi lo letto come un disimpegno preventivo rispetto alle sorti della Nazionale, chi come una scelta dettata solo dal dio denaro. Ma parliamoci chiaro: cosa avrebbe dovuto fare Conte? Firmare il contratto e non farlo sapere, secondo la più consolidata prassi italica? Ha fatto una scelta di trasparenza, controcorrente, tanto di cappello. Ma a Conte non è stato risparmiato nemmeno un dispetto dalla "sua" Juventus, che gli ha negato Bonucci per lo stage azzurro. Insomma, all'Europeo si arriva con molti problemi e con un Conte che dire arrabbiato è dire poco. Quindi per l'Italia un destino segnato? Tutt'altro. Quando tutto sembra andar male l'Italia dà il meglio di sè, il Mondiale 2006 insegna. E Conte nella bufera è un condottiero come pochi altri. Poi c'è capitan Buffon, che ha risollevato la Juve dalla polvere fino allo scudetto... Se fosse un Europeo azzurro non dovremmo stupirci. E dopo quell'unica vittoria nel 1968 sarebbe ora. Prepariamoci alle notti magiche.
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