Gino Cecchettin: «Quando provo desiderio di vendetta e sento la rabbia che cresce, mi concentro su Giulia»

Il papà di Giulia: "Ho altri due figli e ho il dovere di essere forte"

Lunedì 22 Aprile 2024
Gino Cecchettin: «Volevo vendicarmi di Turetta, quando sento la rabbia che cresce mi concentro su Giulia»

Il dolore dentro, quello resta per sempre. Gino Cecchettin lo affronta ogni giorno dalla morte di sua figlia Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. «Dopo il fatto avevo voglia di vendetta, ma poi mi sono concentrato su di lei che era amore ed è scomparso tutto il resto».

Gino Cecchettin e la vendetta, cosa dice

 

Cecchettin prosegue: «Quando sentimenti di rabbia e vendetta iniziano a palesarsi mi concentro su di lei e ogni sentimento di odio svanisce.

Per questo non ho voluto nominare Filippo. Nel libro volevo lasciare solo il bello. E non faccio “il firma copia”, scusatemi, perché per me è un memoriale», le sue parole dialogando con Viola Giannoli nel cortile d'Onore del Palazzo Reale a “Repubblica delle Idee”.

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«Soffro tantissimo, ma poi divento più forte e quando esco da quella stanza sono in grado di salire su un palco come questo e sono in grado di parlare, di contattare le Università per la Fondazione e sono in grado anche di andare a mangiare una pizza e di essere felice. Ho altri due figli e ho il dovere di essere forte. Voglio ricordare la mia Giulia e questo mi permetterà di essere potente e nessuno mi potrà dire di come vivere il mio dolore. Ognuno deve capire come vivere il suo», le parole di Cecchettin riportate da Repubblica.

Ultimo aggiornamento: 21:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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