Tangenti a Santa Maria di Sala, l'ex sindaco Fragomeni torna in libertà

Il giudice ha ritenuto scemata la possibilità di reiterazione del reato

Venerdì 26 Maggio 2023 di M.F.
Tangenti a Santa Maria di Sala, l'ex sindaco Fragomeni torna in libertà

SANTA MARIA DI SALA - Sono tornati liberi, con il solo obbligo di firma, gli ex sindaci di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo, oltre al costruttore di Borgoricco Battista Camporese.

Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Venezia, Daniela Defazio, ha infatti accolto le istanze di remissione in libertà presentate dei loro legali.

REITERAZIONE

Per tutti il giudice ha ritenuto scemata la possibilità di reiterazione del reato, mentre nel caso di Camporese (assistito dall'avvocato Ernesto De Toni) c'era anche il parere favorevole del pubblico ministero oltre al fatto che diversi testimoni avrebbero detto che non lo conoscevano.
Un giorno prima, tuttavia, il Tribunale del Riesame aveva respinto un'analoga richiesta per i medesimi tre soggetti ritenendo invece sussistente il pericolo di reiterazione.
Fragomeni e Camporese erano ai domiciliari da fine gennaio, quando erano stati arrestati dai carabinieri insieme a Ugo Zamengo, già sindaco e consigliere comunale; al geometra e già capo dell'Ufficio tecnico in Municipio, Carlo Pajaro e a Mauro Cazzaro, patron della Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe, in provincia di Padova e all'architetto Marcello Carraro. Carraro e Cazzaro ieri erano ai domiciliari ma solo perché non era stata presentata l'istanza, quindi è logico supporre che torneranno presto liberi pure loro. Per i rimanenti, la misura era stata già attenuata.

FINE INDAGINI

Secondo il pm Federica Baccaglini, Fragomeni "in qualità di promotore contattava i proprietari terrieri e imprenditori destinatari poi delle richieste illecite di denaro, sfruttava la propria veste pubblicistica di vertice dell'amministrazione per indirizzare le scelte urbanistiche comunali". Al suo fianco Zamengo: "forte della sua lunga esperienza politica coadiuvava nella regia il sindaco Fragomeni al quale suggeriva le strategie al fine di rendere gli atti amministrativi funzionali all'arricchimento". E questo era anche il fine delle azione di Pajaro, "braccio operativo" dell'associazione "traducendo in atti amministrativi le decisioni del duo". L'architetto Carraro, invece, "suggeriva a Fragomeni e Zamengo potenziali affari fungendo da collettore.
Queste le conclusioni della pubblica accusa nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'inchiesta in cui i protagonisti sono tutti accusati di associazione a delinquere per aver messo in piedi un giro di tangenti legato alla costruzione della nuova casa di riposo a Santa Maria di Sala e - a vario titolo - nella gestione affaristica della cosa pubblica.

Ultimo aggiornamento: 16:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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