Quindicenne torna da scuola con il volto tumefatto e il labbro spaccato, la denuncia: «Aggredita dai compagni di classe»

Lunedì 11 Dicembre 2023 di Nicola De Rossi
Quindicenne torna da scuola con il volto tumefatto e il labbro spaccato, la denuncia: «Sono stati i compagni di classe»

MESTRE - Aggredita e picchiata da alcuni compagni di classe, fino ad essere costretta a farsi curare in ospedale. Se le indagini lo confermeranno un atto gravissimo, e sarebbe l'ennesimo episodio di bullismo degenerato e finito anche in violenze, quello denunciato ai carabinieri del Miranese dalla madre di una quindicenne che risiede in un comune della cintura e che frequenta un istituto scolastico superiore mestrino, dove sarebbero accaduti i fatti.

INDAGINI

Gli inquirenti dovranno innanzitutto accertare se la violenza sia stata perpetrata all'interno del plesso, e durante l'orario scolastico, o fuori dall'edificio dopo la fine delle lezioni, e se la ragazzina fosse "bullizzata" da tempo.

Sta di fatto che la studentessa mercoledì scorso era tornata a casa con il volto tumefatto, e con evidenti ferite, in particolare al di sopra del labbro, raccontando dell'aggressione subita in ambito scolastico. I suoi genitori l'hanno quindi condotta subito al pronto soccorso dell'ospedale più vicino per le cure del caso e per refertare tutti i traumi patiti, per la relativa prognosi.

SOTTO CHOC

La quindicenne è ovviamente scossa e, oltre alle ferite fisiche, dovrà fare i conti a lungo con quelle interiori, difficilmente rimarginabili. Sua madre si è fatta forza e venerdì, giorno dell'Immacolata, si è presentata presso la caserma dei carabinieri del suo comune di residenza per denunciare l'aggressione patita dalla figlia, chiedendo la giusta punizione per i responsabili e dando quindi il via alle indagini dei militari, che inizieranno subito quest'oggi sentendo il personale della scuola e acquisendo tutte le eventuali testimonianze anche di altri studenti, oltre ovviamente a raccogliere la versione dei presunti "bulli".

MASSIMO RISERBO

La madre al momento non è voluta scendere nel dettaglio e nei particolari dell'episodio, ma ha confermato di essersi rivolta non solo alle forze dell'ordine per sporgere querela, ma anche a un legale per essere meglio assistita.
«Il nostro avvocato ha spiegato la signora ci ha consigliato al momento di mantenere il massimo riserbo, perché abbiamo sporto una denuncia. Ci sono delicate indagini in corso e vogliamo prima capire a cosa porteranno. E poi non intendo in alcun modo "stressare" oltre mia figlia, che sta già soffrendo abbastanza».

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