Udine. Auto elettriche, le ricariche alle colonnine del Comune sono aumentate di 20 volte in 3 anni

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Camilla De Mori
Colonnine di ricarica

UDINE - Ricariche aumentate di quasi venti volte nel giro di tre anni, per veicoli elettrici o ibridi, dalle colonnine in concessione, piazzate in alcuni punti strategici della città, a cominciare dai parcheggi in struttura, in abbinata con il servizio di car sharing.

Il risultato economico, per quanto contenuto, per Palazzo D'Aronco, «è comunque soddisfacente», dal momento che il mercato delle auto a trazione "eco" è ancora sotto il 5 per cento.

LA CONCESSIONE

Il servizio di ricarica nel 2020 è stato affidato in concessione a Hera Comm spa (all'interno del raggruppamento temporaneo di imprese) per 20 anni, all'interno di un contratto che comprende anche il car sharing, per un importo complessivo (da cui non è scorporabile il solo servizio di ricarica) di 7 milioni 198mila 882 euro Iva esclusa. Oltre alla gestione dei primi impianti realizzati dal Comune, a carico del concessionario c'è anche l'installazione di nuove colonnine, in due lotti: il primo step è già stato realizzato nel 2022, con - si legge nel documento del Comune - le prime 8 nuove installazioni previste che hanno aggiunto altri 16 punti di ricarica.

LE RICARICHE

Fra gli impianti pubblici più gettonati, a giudicare dal numero di ricariche fatte, ci sono quelli di piazza Primo maggio (18.853 kilowattora al 22 novembre 2023, contro i 15.716 dell'intero anno prima), piazza del Patriarcato (17.830 Kwh contro i 7.362 del 2022) e il park di via Magrini, che al 22 novembre scorso aveva totalizzato 14.556 kilowattora nel 2023, quasi il doppio dei dodici mesi dell'anno precedente. Quarto piazzamento per via del Cotonificio, con 13.376 lo scorso anno, a novembre, in calo però (pur con un mese abbondante in meno) rispetto al 2022, quando ne aveva totalizzati 32.019, e al 2021, quando aveva raggiunto quota 29.945. Fra le colonnine meno "ambite", invece, ci sono quelle di via del Vascello (134 kilowattora in undici mesi del 2023), di via Bassi (864 kilowattora nel 2023, a novembre) e via Andreuzzi (1.051 contro i 2.071 kwh dell'intero anno precedente), come si evince dalla Ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica affidati dal Comune di Udine. In totale, per i 18 impianti censiti, si è passati dai 4.880 kilowattora erogati nel 2020, al debutto del progetto, con 9 colonnine, ai 48.727 del 2021 (ancora in era Covid), ai 100.849 del 2022 quando le colonnine erano ormai 17 e ai 111.414 kilowattora di quest'anno, registrati al 22 novembre scorso, per un totale di 265.870. Il totale di ricavi da ricariche (calcolati sulle colonnine pubbliche censite dal Comune) per questo progetto - come si legge nel documento del Municipio - è cresciuto dai 1.600 euro del primo anno a 15.983 euro nel 2021, ai 48.408 del 2022 fino a raggiungere i 66.849 euro registrati al 31 ottobre scorso, con 18 colonnine censite. Tolte le spese, il margine di progetto a fine ottobre per il 2023 era di 16.728 euro. Oltre alle spese di realizzazione degli impianti di 266mila euro, non sono previsti contributi da corrispondere al concessionario da parte dell'ente pubblico. 

Hera Comm gestisce a Udine in totale 40 punti di ricarica, di cui 4 per la modalità fast e questo rende il capoluogo friulano il quarto territorio per estensione della rete di ricarica gestita dalla società, dopo Padova, Modena e Bologna. Le sessioni di ricarica a Udine erogano in media 17 kilowattora, un dato sopra la media osservata a livello nazionale. 

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