TRIESTE - Sindacati italiani e croati fanno fronte comune contro il filo spinato innalzato in Istria. La denuncia del Consiglio sindacale Interregionale Italo-Croato Alto Adriatico è che il reticolato posizionato dalla Slovenia penalizzi il lavoro transfrontaliero tra Italia, Slovenia e Croazia.
«Il frontalierato tra i tre paesi dell’Alto Mare Adriatico, ancora largamente confinato nel sommerso - si legge in una nota - ha infatti bisogno di segnali che vadano nella direzione di incentivare il lavoro libero e regolare. Il reticolato di filo spinato, invece, non aiuta a costruire un mercato del lavoro finalmente regolamentato, che consenta l’esercizio del lavoro frontaliero in modo legale ed equo, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori».
Il Consiglio sindacale, infine, sottolinea come il filo spinato innalzato tra Slovenia e Croazia, «rappresenti un segnale particolarmente negativo per la gente che vive in Istria, considerando il faticoso percorso di avvicinamento che i governi sloveno e croato hanno compiuto anche nel recente passato verso la creazione di un’area di libera circolazione delle persone tra i due paesi».
Ultimo aggiornamento: 15:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Il frontalierato tra i tre paesi dell’Alto Mare Adriatico, ancora largamente confinato nel sommerso - si legge in una nota - ha infatti bisogno di segnali che vadano nella direzione di incentivare il lavoro libero e regolare. Il reticolato di filo spinato, invece, non aiuta a costruire un mercato del lavoro finalmente regolamentato, che consenta l’esercizio del lavoro frontaliero in modo legale ed equo, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori».
Il Consiglio sindacale, infine, sottolinea come il filo spinato innalzato tra Slovenia e Croazia, «rappresenti un segnale particolarmente negativo per la gente che vive in Istria, considerando il faticoso percorso di avvicinamento che i governi sloveno e croato hanno compiuto anche nel recente passato verso la creazione di un’area di libera circolazione delle persone tra i due paesi».