L’autunno di Safilo di Longarone: a novembre l’addio e il subentro di Thélios e Innovatek

Martedì 19 Settembre 2023 di Lauredana Marsiglia
L’autunno di Safilo di Longarone: a novembre l’addio e il subentro di Thélios e Innovatek

LONGARONE (BELLUNO) - Il rosario delle trattative si è concluso. Ora, la fine della storica Safilo, azienda che con Luxottica ha creato il miracolo bellunese dell’occhiale, porta la data del primo novembre e il giorno successivo si aprirà la procedura per la cassa integrazione dei 447 lavoratori rimasti. All’addio de gruppo guidato da Angelo Trocchia, subentreranno, con corposi piani di investimento, Thélios e la neonata Innovatek dell’imprenditore friulano Carlo Fulchir.

La prima ne assorbirà 250 e la seconda i restanti. Rileveranno rispettivamente Longarone 1, ovvero lo stabilimento dedicato a galvanica, pregalvanica e verniciatura, e la seconda Longarone 2, ovvero la parte del finissaggio alla quale sarà poi affiancata una produzione lenti. 


FINE DI UNA LUNGA STORIA
Le tappe che porteranno alla fine del lungo viaggio e purtroppo di una lunga storia di ingegno bellunese, sono state fissate ieri in Regione in un incontro presieduto dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan assistita dall’Unità di Crisi Aziendali e dalla Direzione lavoro della Regione del Veneto. Al tavolo, le aziende Thèlios e Innovatek prossime a subentrare nei due rami d’azienda di Safilo. Gli incontri separati, che si sono succeduti in sequenza, hanno visto la partecipazione dei rappresentanti aziendali e delle Parti sindacali presenti in Safilo, ovvero Cisl, Uil e anche Cgil che, ricordiamo, aveva votato no all’accordo di cessione, nutrendo forti dubbi sulla solidità di Innovatek. «Nessuno si stupisca della nostra presenza - spiega Giampiero Marra, segretario provinciale Filctem -: non abbiamo cambiato idea, ma, avendo iscritti in Safilo, siamo parti coinvolte nella procedura di cessione, come prevede l’articolo 47 del Codice civile. E comunque, in ogni caso, noi restiamo vigili».


TAPPA 6 E 12 OTTOBRE
Due gli incontri tra le società subentranti e i sindacati che porteranno al fatidico primo novembre: il 6 e il 12 ottobre. Si svolgeranno nella sede bellunese di Confindustria. «Gli incontri odierni - ha commentato la Donazzan - hanno consentito anche un primo confronto su alcuni temi, che saranno successivamente approfonditi, e sui programmi di avvio della produzione che le imprese intendono attivare già dal mese di novembre. Abbiamo fatto chiarezza su tempi e programmi con la partecipazione di tutte le parti sindacali, in un clima positivo e costruttivo».


CASSA INTEGRAZIONE 
La procedura di cessione dei due rami partirà lunedì 25 settembre. «Da quel momento - spiega una nota delle Rappresentanze sindacali unite di Safilo - dovranno ufficializzare la destinazione ai due rami dei dipendenti. Il 25-26 ottobre, se tutto va bene, si formeranno gli accordi individuali. Fissato per il 2 novembre l’incontro in Regione per aprire la cassa integrazione per le due società. Cosa positiva è stata anche la presenza della Cgil che dopo aver detto che non si sarebbe mai più seduta a trattare con Fulchir ha condiviso con tutti le date degli incontri». L’addio di Safilo è frutto di un lungo processo di tagli che hanno ridotto la produzione su Longarone: l’ultimo colpo “maestro” è arrivato a fine 2019 con il taglio di 500 unità e la chiusura dello stabilimento di Martignacco (Udine) passato, anche in questo caso, nelle mani della famiglia Fulchir. La perdita di due grossi marchi, Dior e Fendi, sono stati un passaggio cruciale, anche se l’accordo con Kering aveva fatto tornare i numeri. Poi a primi di quest’anno l’annuncio di Trocchia: «Lo stabilimento di Longarone non è più strategico per il gruppo».

Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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