Stalking alla ex fidanzata di 17 anni a Castelfranco Veneto. Lei lo lascia ma lui non si rassegna: «Va a finire male». Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento

In un episodio di violenza, il giovane le aveva lanciato addosso dei libri

Venerdì 15 Marzo 2024 di Maria Elena Pattaro
Stalking alla ex fidanzata di 17 anni a Castelfranco Veneto. Lei lo lascia ma lui non si rassegna: «Va a finire male». Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Perseguitata a soli 17 anni dall'ex fidanzato, che non si rassegna alla fine della loro storia. Lei lo denuncia per stalking prima che quelle vaghe minacce («Va a finire male») si trasformino nell'ennesimo fatto di sangue. E per lui, un operaio di 20 anni, scatta il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. A colpire, in questo caso di Codice rosso, è la giovanissima età dei protagonisti, italiani e residenti nella Castellana. Lei è ancora studentessa, lui si è affacciato da poco al mondo del lavoro. Si sono lasciati pochi giorni fa, dopo l'ennesima lite, furibonda. Durante lo scontro lui le aveva scagliato addosso dei libri e l'aveva colpita. Non sarebbe la prima volta: la ragazza ha raccontato ai carabinieri di essere stata picchiata in altre occasioni.

Dopo quella lite ha deciso di troncare una storia arrivata evidentemente al capolinea. Ma lui non l'ha presa bene, anzi nei giorni successivi alla rottura l'avrebbe tempestata di chiamate e messaggi, anche minatori. Tutto pur di convincerla a riallacciare la relazione.


LA STORIA
I due ragazzi erano piaciuti subito e si era creato un legame molto forte. Al punto che lui si era trasferito a casa della ragazza, dove abita anche la mamma di lei. La donna stessa aveva lo aveva accolto volentieri in casa propria come una presenza che dava sicurezza. Ma col passare del tempo il rapporto è diventato sempre più burrascoso: le liti erano frequenti. E, a detta della ragazza, il 20enne non avrebbe alzato soltanto il tono, ma anche le mani. La giovanissima ha riferito un paio di episodi, su cui ora gli inquirenti faranno chiarezza. Dopo la rottura del rapporto, il 20enne è diventato insistente: chiamate e minacce in cui le suppliche si mescolavano alle minacce. «Va a finire male» le avrebbe detto il 20enne. Spaventata da quell'avvertimento, la ragazza ha deciso di non lasciar correre. Del resto i femminicidi di Giulia Cecchettin e Vanessa Ballan hanno insegnato a non sottovalutare i segnali e la pericolosità degli ex, per nulla rassegnati alla fine di un amore. La denuncia è stata subito presa in carico attraverso il Codice rosso. E nei confronti del 20enne è scattato il divieto di avvicinamento alla vittima e dai luoghi da lei frequentati, compresa la casa in cui il ragazzo aveva convissuto fino a poco prima. Per monitorarne gli spostamenti gli verrà applicato anche il braccialetto elettronico.


LA DIFESA
Ieri mattina il 20enne, difeso dall'avvocato Luca Dorella, si è presentato davanti a gip Marco Biagetti per l'interrogatorio di garanzia e la convalida della misura. Il 20enne si è difeso spiegando che le presunte minacce sarebbero state in realtà affermazioni generiche riferite alla situazione familiare, non intimidazioni vere e proprie. Ha cercato di ridimensionare anche l'ultima litigata, sostenendo di aver scagliato i libri per divincolarsi dalla stretta della ragazza e di essersi scusato subito dopo.

Ultimo aggiornamento: 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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