Rugby, Benetton vince contro i Lions con soli 13 giocatori. Brex è il migliore in campo: «La difesa? Nostro marchio di fabbrica. Gestito bene il match»

Domenica 7 Aprile 2024 di Francesco Maria Cernetti
Rugby, Benetton vince contro i Lions con soli 13 giocatori. Brex è il migliore in campo: «La difesa? Nostro marchio di fabbrica. Gestito bene il match»

TREVISO - Intelligenza e cuore, queste le parole scelte rispettivamente da Nacho Brex e Rhyno Smith per descrivere la vittoria ottenuta contro i Lions ieri sera a Monigo. «Penso che la chiave sia stata l'attitudine della squadra, l'atteggiamento di tutti i giocatori - le parole del centro azzurro - abbiamo giocato in 14 ed in 13, cosa che non è mai facile, figuriamoci contro una squadra sudafricana». Altro giro, altro titolo di MVP per Brex, l'uomo del momento ormai da tre anni in casa Benetton, con una costanza di rendimento clamorosa. «Non so se la difesa sia il nostro marchio di fabbrica, contro i Lions è andata molto bene, ma anche a livello di gestione della partita abbiamo fornito una grande prova, sia chi ha iniziato la partita sia chi è subentrato. Io provo solo a fare del mio meglio per la squadra, mi metto a disposizione sia in attacco che in difesa, se arriva un riconoscimento individuale di certo non è solo merito mio ma di chi mi mette nella posizione di giocare bene». Adesso non resta che attendere la sfida di questa sera tra Section Paloise e Connacht per capire chi sarà l'avversaria dei Leoni settimana prossima nei quarti di finale di Challenge Cup. Ciò che è certo è che si giocherà ancora una volta a Monigo, e che il Benetton vuole proseguire nel proprio cammino europeo: «Tra Pau e Connacht cambia davvero poco, penso che da qui in avanti saranno tutte partite molto dure, ad eliminazione diretta.

Dedico questo successo alla mia famiglia e a mia moglie, che è sempre al mio fianco».


L'ESTREMO
Grande protagonista anche Smith, che da sudafricano un po' di rivalità in più l'ha sentita. Di certo, il drop a metà primo tempo ha pesato come un macigno nella mente dei Lions: «Non so come mi sia venuto in mente - sorride l'estremo - ne avevo provati prima in riscaldamento ma non mi erano venuti bene, ho comunque pensato di prendere l'opportunità se si fosse presentata. Ci ho provato ed è andata bene. Ho giocato tante volte contro e con alcuni dei ragazzi che oggi erano con i Lions, è una squadra davvero molto forte e batterli significa qualcosa in più per me, ma sono sempre contento di vincere. Oggi (ieri, ndr) è stata una grande prova di cuore, già giocare in 15 contro 15 non è facile, farlo in inferiorità numerica ancora meno. Se poi penso che lo scorso anno contro di loro abbiamo preso due mete negli ultimi minuti e perso la partita nonostante fossimo a parità d'organico». Questa volta però la gestione di tempo, gioco e territorio è stata pressoché perfetta: «Avevamo preparato qualcosa nell'eventualità di restare in 14, ma in 13 non ce lo aspettavamo (ride, ndr). Abbiamo deciso di difendere in maniera ordinata, senza mettere le mani nella ruck, tenendo solo una persona dietro e spostandone un'altra in prima linea, mettendo attenzione alle linee laterali». Una vittoria che di sicuro renderà felice papà Smith, primo tifoso di Rhyno: «Nonostante non abbia mai giocato a rugby è stato lui a trasmettermi questa passione, quando guarda le partite vuole stare assolutamente da solo, quindi dedico questa vittoria a mio padre», chiosa Smith.

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