Fabrizio Procaccini morto a 14 anni nel dirupo, l'ultimo sorriso prima di cadere: «Ragazzi qui è stupendo»

Il papà tra i primi a soccorrerlo: «Ho provato a rianimarlo, ma è stato inutile»

Lunedì 15 Aprile 2024 di Karen Leonardi e Flaminia Savelli
Fabrizio Procaccini morto a 14 anni nel dirupo, l'ultimo sorriso prima di cadere: «Ragazzi qui è stupendo»

«Ho provato a salvare mio figlio, fino alla fine ho sperato che tornasse a respirare». Quando i soccorritori hanno raggiunto, calati con delle corde di sicurezza, il corpo di Fabrizio Procaccini, il 14enne precipitato nel dirupo, suo papà con un agente della polizia Locale erano già sul posto. Papà Davide, al telefono con un operatore del 118, ha tentato di rianimare il figlio per diversi minuti. Poi l’arrivo dei sanitari e il drammatico epilogo per il 14enne di Ariccia, comune alle porte della città, che aveva trascorso la domenica in compagnia degli amici sulla spiaggia della Fiocina al lago di Nemi.

Nel tardo pomeriggio la compagnia di giovanissimi, tutti tra i 14 e i 16 anni, stava rientrando lungo via Perino, il sentiero che collega Genzano a Nemi. Una strada chiusa nel 2014 per pericolo smottamenti dall’amministrazione e non ancora messa in sicurezza. Le indagini sono state assegnate ai carabinieri di zona che hanno ricostruito il drammatico incidente attraverso il racconto degli amici che erano con Fabrizio e che per primi hanno lanciato l’allarme. Intanto oggi alle 15 al santuario Madonna di Galloro ad Ariccia si celebreranno i funerali del giovane mentre per il 16 aprile è stata annunciata una giornata di lutto cittadino.

Lago di Nemi, 14enne cade nello strapiombo e muore davanti agli amici: Fabrizio Procaccini precipitato per 40 metri

L’ULTIMO SORRISO

«Ragazzi da qui si vede tutto il panorama, è stupendo» poi il ramo che cede e Fabrizio che cade per 40 metri. Il racconto degli amici è agghiacciante. Cadendo, il 14enne ha sbattuto contro il costone prima di cadere nel vuoto. Sono stati gli amici che erano con lui a chiamare i soccorsi domenica poco dopo le 19. Un gruppo è rimasto sul luogo dello schianto. In due invece, hanno raggiunto i motorini che avevano parcheggiato nel piazzale e a tutta velocità si sono diretti verso il centro del paese dove hanno incrociato una pattuglia della polizia Locale. Così è scattata la catena dei soccorsi. Sono stati sempre gli amici ad avvisare papà Davide che si trovava anche lui lungo le sponde del lago, impegnato insieme a un amico in una escursione. «Fabrizio amava tantissimo la natura, nel suo cellulare ci sono centinaia di foto di scatti al lago» hanno riferito sconvolti gli amici che impotenti hanno assistito al volo mortale del 14enne. «Eravamo quasi alla fine del sentiero- hanno spiegato- lui si è staccato da noi e ci ha detto che voleva salire di qualche metro per vedere il panorama dall’alto. Gli abbiamo detto di scendere, che era pericoloso. Lo abbiamo visto arrampicarsi, ha fatto leva sul ramo di un albero. Ha raggiunto la cima, si è rivolto verso di noi e ha gridato: “Ragazzi qui è stupendo”. Un istante dopo non c’era più».

La salma del giovane è stata trasferita alla camera mortuaria dell’ospedale dei Castelli. I militari di Genzano hanno eseguito accertamenti e controlli anche se, almeno per il momento, non ci sono altre piste investigative da seguire se non quella del drammatico incidente.

LO CHOC

La notizia dell’incidente mortale ha sconvolto le comunità dei Castelli, da Ariccia a Genzano fino a Velletri che per tutta la giornata di ieri hanno indirizzato alla famiglia di Fabrizio mesaggi di cordoglio. Sconvolti i compagni di scuola del 14enne che era iscritto al primo anno dell’istituto alberghiero di Velletri Ugo Tognazzi: «Siamo vivendo un profondo dolore e un lutto» dice la preside Sandra Tetti: «Il dolore pesa come un macigno nei cuori di tutti noi. La morte di uno studente è la notizia più dolorosa che la comunità scolastica possa ricevere. Piangiamo per Fabrizio, lo ricordano con affetto tutti coloro che hanno condiviso con lui questi mesi scolastici, docenti, collaboratori scolastici. Ma soprattutto le compagne e i compagni di classe, esprimo a nome di tutta la comunità scolastica la vicinanza e il cordoglio alla famiglia».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA