Vandalizzano il bivacco dei Loff per scaldarsi: spaccano il tavolo e tentano di accendere la stufa. La sindaca fa denuncia

Denuncia del sindaco di Cison, Cristina Da Soller, contro ignoti ai carabinieri. Sospetti su due escursionisti padovani

Domenica 25 Febbraio 2024 di Claudia Borsoi
Il bivacco dei Loff

CISON DI VALMARINO - Rifugio dei Loff nuovamente vandalizzato. Spaccato lo storico tavolo in legno posto all’interno del bivacco, imbrattata con escrementi e vomito l’area esterna. I pezzi del tavolo sono stati poi impiegati per cercare di accendere il fuoco nella stufa, nel tentativo di riscaldare il rifugio, mentre all’esterno, nella notte tra venerdì e sabato, la temperatura era scesa di parecchi gradi e la pioggia scendeva fitta. Il sindaco di Cison, Cristina Da Soller, ieri mattina ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri della stazione di Cison. Le indagini sono già partite e sotto alla lente delle forze dell’ordine è finita la presenza all’interno del rifugio, in quelle ore, di due giovani padovani arrivati al bivacco nel pomeriggio di venerdì, gli stessi che alle prime ore di ieri hanno chiesto aiuto via telefono al Suem 118 perché uno dei due si era sentito male, per poi essere soccorsi dal Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane.

Malumore e tanta amarezza tra gli Amici del Rifugio dei Loff. «Dopo che ho avuto l’ennesima segnalazione di danneggiamenti ai danni del rifugio dei Loff, mi sono recata con il presidente degli Amici del Rifugio dai carabinieri per depositare una denuncia contro ignoti» confermava ieri il sindaco Da Soller. Il bilancio è di un tavolo, che si trovava all’interno del bivacco da moltissimi anni, rotto e di escrementi all’esterno del rifugio. Le indagini dei carabinieri di Cison sono avviate. In corso le verifiche per correlare l’atto vandalico alla presenza di due giovani 22enni padovani arrivati a Cison nella tarda mattinata di venerdì.

I due, secondo una prima ricostruzione, avevano in programma di salire al rifugio dei Loff posto sul versante meridionale delle Prealpi Trevigiane, a ovest del passo San Boldo.


CONSIGLI INASCOLTATI 
In centro paese si sono fermati a chiedere indicazioni. E i cisonesi, visto anche il maltempo che imperversava venerdì, hanno sconsigliato ai due di proseguire. «Siamo ben attrezzati» si sono sentiti rispondere. I giovani, incuranti della pioggia, avrebbero quindi proseguito a piedi lungo il sentiero che dall’abitato di Cison sale in quota. Con ogni probabilità hanno imboccato il sentiero 987 che dal bosco delle Penne Mozze sale al rifugio. Un sentiero non facile, a maggior ragione se il meteo è avverso. Da Cison ai Loff di solito ci si impiega un paio d’ore. Probabilmente i due, vista anche la pioggia, per arrivare in quota hanno impiegato molto più tempo. E, al bivacco, finalmente hanno trovato un riparo. Poi è calato il buio e non hanno potuto fare rientro a Cison. Bagnati fradici e infreddoliti avrebbero pensato di accendere il fuoco nella stufa che si trova all’interno del bivacco. Non avendo a disposizione legna asciutta, avrebbero quindi pensato di usufruire del legno del tavolo per attizzare le fiamme, ma con scarsi risultati.


LA CHIAMATA AL SUEM
Intorno alle 4.30 da uno dei giovani è partita una chiamata al Suem 118 di Treviso per richiedere soccorso, richiesta poi inoltrata al Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane: uno dei due aveva accusato un malore. Una squadra del Soccorso alpino è salita da Campo e ha valutato le condizioni del 22enne, fortunatamente non gravi. I ragazzi sono stati quindi accompagnati a piedi fino al parcheggio, dove quello che si sentiva poco bene è stato affidato all’ambulanza poi rientrata all’ospedale di Conegliano. Sul posto anche i carabinieri, che hanno portato l’altro ragazzo in caserma. «L’amarezza per la totale mancanza di senso civico sta diventando un fardello difficile da portare. Se gli accertamenti porteranno alla punizione dei responsabili – conclude il sindaco - ci sarà almeno un corretto epilogo». 

Ultimo aggiornamento: 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci