​Gazebo danneggiati ad Artessura, arredi gettati nel Canalbianco

Ignoti hanno divelto uno dei tavoli e le panche collocate sotto la tettoia di legno destinata all'itinerario turistico

Lunedì 15 Aprile 2024 di Guido Fraccon
L'area attrezzata di Artessura vicino al Canalbianco

ADRIAVandali in azione in Artessura. Ignoti, nella notte tra sabato e domenica, hanno divelto uno dei tavoli e le panche, collocate sotto uno dei gazebo, fatti installare anni fa dall'amministrazione Barbujani e presenti lungo il percorso naturalistico. Tavolo e sedute, una volta scardinate, sono state gettate nelle acque del Canalbianco. A darne notizia il primo cittadino Massimo Barbujani con un post, anche dai toni accesi, sui social. Non è la prima volta che queste strutture lignee vengono vandalizzate, anche se mai si era arrivati a tanto. In zona più volte si erano levate le proteste dei residenti che si erano lamentati, solo qualche settimana fa dei bivacchi notturni, di presenza di spacciatori, di cestini sempre colpi di ogni tipo di rifiuto e di immondizia gettata a terra e sparsa ovunque. 
 

GAZEBO PRESI DI MIRA 
Già più volte gli abitanti avevano chiesto la presenza di telecamere o lo spostamento dei gazebo in altra area della città. «Mi hanno appena segnalato - ha scritto Barbujani - che nella notte tra sabato e domenica un gruppo di teppisti irrispettosi del bene pubblico ha divelto il tavolo con le sedie, sotto il ponte Chieppara e lo ha gettato in acqua. Ancora una volta devo segnalare questi comportamenti assurdi. Qui in zona sono state rovinati anche altre strutture di questo tipo. Ci sono anche escrementi. Un altra seduta è stata spostata, forse volevano gettare anche questa in acqua».
Barbujani ha promesso un pugno di ferro contro gli autori del gesto. «Cercheremo di recuperare tavolo e sedie dalle acque e denunceremo il fatto. Questi sono quattro imbecilli che la notte non hanno nulla da fare». Negli anni scorsi più volte l'area era finita al centro delle cronache per situazioni poco piacevoli tanto che sotto l'amministrazione Barbierato si era pensato anche a un sistema di illuminazione per proteggere l'area in modo da impedire che gli accessi avvenissero senza controllo. E dire che le tre aree, a servizio della comunità, dovevano essere uno dei punti di forza in ottica turistica. Una si trova in località Artessura, nei pressi delle rive del Canalbianco, di fronte al parcheggio libero dell'ospedale. Quest'area è la più presa di mira dal momento che la zona, e non da ieri, è ritrovo abituale e costante di bande di giovani oltre che di soggetti poco raccomandabili. Un'altra è collocata non molto lontano dalla prima, sempre in Artessura, all'altezza dell'eliporto dell'ospedale e della grande curva di via Aldo Moro, sotto l'argine che costeggia la strada. La terza, invece, è una vera e proprio palestra all'aria aperta. Si trova all'altezza dell'ex campetto da rugby, sul retro della media Marino Marin. 
 

STAZIONI DI SOSTA 
Anni fa, infatti, l'esecutivo adriese aveva aderito, assieme ad altre otto amministrazioni comunali (Pincara, Frassinelle, Polesella, Gavello, Villanova Marchesana, Porto Tolle e Bagnolo di Po) a un iniziativa congiunta mirata a ottenere finanziamenti per la realizzazione di percorsi che dovevano garantire la visitazione e la fruizione dei propri territori in maniera sostenibile e, soprattutto favorire una completa valorizzazione turistico-ricettiva locale.

Le stazioni di sosta, accessoriate, sono composte da un'area pic-nic, costituita da un tavolo in legno, due panche, cestini porta-rifiuti sempre in legno e un gazebo in pino. La palestra o percorso natura, invece, serviva, nelle intenzioni dei progettisti, a implementare un programma di attività motorie da eseguirsi a corpo libero e con l'ausilio di attrezzi ginnici.

Ultimo aggiornamento: 13:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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