Protezione civile, blitz dei vandali: hanno distrutto finestre e porte lanciando sassi

Sfregiata anche la roulotte, che serviva per trasportare materiale e che era una vera sala operativa mobile

Lunedì 15 Aprile 2024 di Yvonne Toscani
Protezione civile, blitz dei vandali: hanno distrutto finestre e porte lanciando sassi

AURONZO - Vandali in azione sabato ad Auronzo. Sotto la mira di ignoti sono finiti i mezzi e le attrezzature in dotazione alla protezione civile auronzana. Lo scenario che si è trovato di fronte Adriano Zanella, presidente dell’attivo ed importante sodalizio, è stato simile ad un luogo in cui è esploso un ordigno.

Sull’intollerabile episodio, ieri mattina, è subito intervenuto l’assessore regionale alla protezione civile. «Non ci sono parole – ha affermato, sul proprio profilo Facebook, Gianpaolo Bottacin – per commentare un atto del genere».

LA TESTIMONIANZA
«Sabato – racconta il coordinatore – sono andato a prendere il rimorchio, che mi serviva per trasportare del materiale e ho trovato il deposito come se fosse stato colpito da una bomba: la macchina aperta, la roulotte piena di roba tirata fuori, le radio a terra, il materiale dappertutto». Le roulotte della Protezione civile sono a tutti gli effetti delle sale operative mobili, provviste di radio professionali, computer e antenne, collegate con vari ponti presenti sul territorio. Il danno è quindi notevole: sia in termine di valore civile che economico. «Era tutto spaccato – continua Adriano Zanella – tanto che se mi chiedessero di trovarvi qualcosa all’interno, non saprei più dove cercarlo. Anche le finestre sono state danneggiate, sono stati lanciati dei sassi, così come le porte che magari, dismesso lo stadio, avrebbero potuto essere utili altrove». I vandali, quando hanno visto che avevano rotto tutto ciò che potevano rompere, hanno tagliato la rete e si sono sfogati sulle roulotte, scardinando il portello di quella che era stata utilizzata, per esempio, durante l’emergenza relativa alla frana tra Cortina e Misurina. «Hanno messo tutto a soqquadro – aggiunge il presidente della Protezione civile di Auronzo – compreso il piccolo cucinino, dove avevamo un fornello e dove facciamo il caffè. Questi sono ragazzi che non sanno cosa sia la vita. Stiamo quantificando i danni, ma si parla di migliaia di euro e di oggetti a cui tenevamo particolarmente, perché in passato utilizzati e adattati a scenari anche complessi». 

LA DENUNCIA
Adriano Zanella oggi si recherà alla locale stazione dei carabinieri, per sporgere denuncia. «Confido – dichiara – che questa sia una vicenda penale, perché la Protezione civile fa parte della comunità. Non l’hanno fatto a danno mio, ma dell’intero paese. Ora sinceramente non saprei dove potremmo prendere i soldi necessari a ricostruire tutto». Non è la prima volta che il quartier generale della Protezione civile auronzana viene violato: già in passato era successo che dei ragazzi fossero entrati, accendendo delle candele. Proprio per questo Adriano Zanella e i suoi collaboratori avevano provveduto a mettere la rete e i lucchetti. 

LE REAZIONI
Quanto accaduto sabato, ad Auronzo, ha sollevato numerose reazioni e commenti, tanto nelle piazze reali, in riva al lago di Santa Caterina e del resto del Cadore, quanto in quelle virtuali dei social. In molti chiedono di individuare i responsabili, cui presentare l’ingente conto dei danni. Molta la rabbia per un gesto che colpisce l’intera comunità e chi in essa opera, con abnegazione, impegno e il cuore, dedicando il proprio tempo nell’aiutare tutti coloro che sono in difficoltà. Tanti i messaggi di vicinanza espressi dalle sedi della Protezione civile di altre località, non solo bellunesi. Il gruppo di Protezione civile di Auronzo è stato fondato nel 1996 da alcuni vigili del fuoco volontari, per rispondere alle esigenze del territorio montano. È inoltre capofila per l’area operativa di intervento che comprende, oltre alla Val d’Ansiei, anche il Comelico per attività inerenti alla prevenzione ed estinzione dei roghi che si sviluppano nei boschi. 
 

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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