Treviso. Mamma rapisce il suo bimbo che era in affido ad un'altra famiglia e si nasconde nel Veneziano prima di fuggire all'estero, è stata bloccata

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Treviso. Mamma rapisce il suo bimbo che era in affido ad un'altra famiglia e si nasconde nel Veneziano prima di fuggire all'estero, è stata bloccata

TREVISO - Rapisce il figlio di 4 anni dato in affido a un’altra famiglia e si rifugia nel Veneziano, a casa di amici. Una sosta intermedia prima di sparire nel suo paese d’origine. Ma i poliziotti trevigiani hanno sventato il piano della giovane mamma.

Nel giro di 24 ore hanno rintracciato lei e il bambino, riaffidato ai genitori affidatari. La 25enne straniera e senza fissa dimora è stata invece denunciata per sottrazione di minore. 


IL PIANO
Tutto inizia la mattina del 2 febbraio. Il disegno criminale scatta durante l’incontro protetto concesso periodicamente alla giovane mamma. Il piccolo infatti le era stato tolto perché non si prendeva cura di lui. L’autorità giudiziaria, accertato lo stato di abbandono, aveva affidato il bimbo a una famiglia che potesse offrirgli affetto e cura. Così da permettergli di crescere in un ambiente stabile e protettivo, quello che finora gli era mancato. Senza tuttavia perdere i contatti con la madre naturale. Mamma e figlio potevano incontrarsi periodicamente, in forma protetta, secondo un calendario concordato con le autorità e la famiglia affidataria. Ed è di questa occasione che la donna ha deciso di approfittare. Venerdì scorso ha rapito il figlio ed è scappata. Un fuori programma che i nuovi genitori non avevano messo in conto e che ha fatto temere il peggio, cioè che la donna facesse sparire il piccolo. 


LE INDAGINI
Le indagini sono scattate immediatamente: non c’era un minuto da perdere. Se la 25enne infatti fosse fuggita all’estero, rintracciarla e recuperare il piccolo, sarebbe stata un’impresa molto ardua. Il tempismo era fondamentale. Subito gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Immacolata Benvenuto, si sono messi sulle tracce della straniera. L’attività investigativa è stata complessa. La prima cosa da fare era individuare la rete di protezione della donna e ricostruirne i movimenti nelle ore successive al rapimento. Gli agenti della Mobile hanno attuato anche una serie di lunghi appostamenti per spiare le mosse di chi era sospettato di offrire ospitalità alla mamma in fuga. La donna si era rifugiata in provincia di Venezia, a casa di amici, trascinando con sé anche il figlioletto. Una volta localizzato il “covo”, i poliziotti hanno agito a colpo sicuro, affiancati dai colleghi delle Volanti. Poco più di 24 ore dopo, il bimbo di 4 anni è stato recuperato e ha potuto riabbracciare la famiglia affidataria. Per i nuovi genitori sono state ore di angoscia, poi ripagate dalla gioia di vedere che il piccolo stava bene. Il piccolo, subito dopo il blitz, è stato tranquillizzato dai poliziotti. E ora sogna di indossare la loro stessa divisa. La madre naturale invece dovrà saldare il conto con la giustizia: è stata denunciata all’autorità giudiziaria per sottrazione di minore. Alla luce di questa sua condotta diventano sempre più remote le possibilità di vedersi riaffidato il figlioletto. Una storia a lieto fine, dunque, dopo 24 ore di apprensione. 

Ultimo aggiornamento: 13:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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