Incidenti nel Trevigiano, l’uso del cellulare resta tra le principali cause. Il procuratore Marco Martani: «Poco rispetto delle regole»

Droga e alcol sono gli altri fattori di rischio sulle strade. Tra le iniziative per la prevenzione c’è il crash test

Martedì 19 Marzo 2024 di Valeria Lipparini
Una conducente al telefona mentre guida

TREVISO – Gli incidenti che insanguinano le strade della Marca sono, ormai, una triste e banale normalità. «È più di due anni che rimarco l’alta incidentalità registrata nel nostro territorio. Il fenomeno dei morti e dei feriti gravi a seguito di scontri stradali è tutt’altro che in decrescita» rimarca il procuratore del Tribunale, Marco Martani. «Ho più volte fatto presente questa realtà; nel trevigiano gli schianti in auto sono un dato che merita attenzione ma noi, in quanto procura, possiamo soltanto analizzare incidente per incidente avendo cura di individuare se ci sono responsabilità penali in capo a uno piuttosto che a un altro conducente. E in questi casi chiediamo la punizione dei responsabili. Non è compito nostro, dunque, sciogliere i nodi generali del problema e nemmeno fare prevenzione» premette il procuratore. Che, aggiunge: «Le ragioni di tanti scontri sulle strade della Marca sono spesso da ricercare nell’abuso di sostanze stupefacenti da parte di chi si mette al volante, oppure di alcol. Ma anche la distrazione gioca un ruolo importante e il telefonino è uno dei primi fattori di rischio. E poi c’è il poco rispetto di limiti, segnali stradali e normativa del Codice della Strada». La Cartabia non ha cambiato la procedibilità dei reati stradali, compreso l’omicidio stradale, che erano già considerati prioritari. «Non è cambiata la tempistica nel trattare questo tipo di reati. Sicuramente ci si augura che diminuiscano» conclude il procuratore.

LA PREVENZIONE

A fare prevenzione, almeno a provarci, ci pensa l’Aci che ha organizzato due giornate proprio per questo. Il 18 e il 19 aprile, dietro uno dei parcheggi in zona Stadio, verrà proposta l’iniziativa “Insieme per la sicurezza. Il direttore Angelo Centola dice: «Diamo spesso la colpa ai giovani, invece sono anche i guidatori maturi che devono prendere coscienza della pericolosità di guidare una vettura e della necessità di rispettare i divieti». Centola rimarca l’importanza di non basare l’educazione stradale soltanto su informazioni ma anche su esperienze emotive. Ecco perchè sarà installato il “crash test” oltre alla prova di ribaltamento. «Deve restare impresso nella memoria cosa vuol dire essere coinvolti in un incidente automobilistico. Cerchiamo di coinvolgere ragazzini di terza media, le superiori ma anche i guidatori più esperti, che la patente l’hanno conseguita parecchi anni fa».

LE CAUSE

Le cause degli incidenti? «Legati al fattore umano, alla distrazione, e il telefonino fa la parte da leone. E poi c’è la fretta. Ci mettiamo al volante con i minuti contati quindi, pur di arrivare in tempo, superiamo dove non si potrebbe, evitiamo di prestare la dovuta attenzione, facciamo manovre scorrete. E alle volte il prezzo da pagare è alto». Centola fa un’ultima considerazione: «Il numero di incidenti che nel periodo del Covid si erano abbassati drasticamente, si sono rialzati subito dopo. Nel 2022, ad esempio, i morti sono stati 63; 7 in più rispetto al pre Covid del 2019». Stefano Marcon, presidente della Provincia chiude il cerchio. Si preoccupa per i feriti e spera che le loro condizioni di salute migliorino in fretta. E poi si rivolge al popolo della strada, giovane e meno giovane. «Se si rispettano le regole, le probabilità di provocare incidenti si riducono al minimo - rimarca - Purtroppo i numeri ci dicono che la maggioranza degli incidenti sono riconducibili al mancato rispetto delle regole».

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