ROVIGO - Il momento degli addii dopo tre anni intensi. Giovedì, infatti, il mondo della sanità polesana ha salutato chi, dal primo marzo del 2021, l'ha guidato nel mare in tempesta dell'emergenza Covid fino a navigare in acqua più tranquille, con la chiusura della fase pandemica, ovvero il direttore generale dell'Ulss Polesana Patrizia Simionato, che è stata scelta per guidare l'Ulss 8 Berica, nella “sua” Vicenza. Da lunedì il timone della sanità polesana sarà nelle mani di Pietro Girardi, riapprodato a casa dopo un lungo viaggio professionale che dal suo Polesine l'aveva portato a Verona, a guidare l'Ulss 9 Scaligera. Ecco che i professionisti dell'Ulss hanno voluto congedarsi con il dg Simionato in un momento partecipato e sentito. Nella nota diramata dall'ufficio stampa, si sottolinea come sia stata «grande l'adesione di dirigenti e dipendenti: tutti hanno manifestato la loro gratitudine al direttore Simionato, che lascia un'azienda fortificata e ampliata. Arrivata al timone dell'Ulss 5 iniziando la vaccinazione Covid 19, ha colmato le lacune primariali, circa 25 nomine, e inaugurato 13 tra strutture e nuove tecnologie».
ORGANICI
Particolarmente importante proprio il tema delle assunzioni, viste le difficoltà generalizzate di reperimento del personale, particolarmente acuite dalla non eccessiva attrattività del Polesine, soprattutto sul fronte dei medici. Invece solo nell'ultimo anno, l'Ulss 5 ha assunto 97 dirigenti medici rispetto ai 59 usciti dal servizio. Le lacune, però, restano molte e il ricorso ai “gettonisti” resta alto. Anche sul fronte dei medici di Medicina generale, ci sono vecchie e nuove carenze, motivo per cui l'Ulss ha provveduto, in collaborazione con i Comuni interessati, ad attivare tre sedi di continuità assistenziale diurna. Complessivamente le assunzioni sono state 388 a fronte di 243 cessazioni. Guardando agli infermieri, i nuovi contratti sono stati 110 e quelli cessati 58, mentre per gli Oss ci sono stati 41 nuovi contratti e 25 cessazioni. Sono stati poi coperti alcuni dei primariati che erano o sono rimasti vacanti, con la nomina di cinque direttori di struttura o unità operativa complessa. La spesa sostenuta per le assunzioni è passata da 170,4 milioni del 2022 ai 173 del 2023.
INVESTIMENTI
Sul fronte strutturale, invece, nel 2023 si sono conclusi i lavori di ristrutturazione di Corte Guazzo ad Adria, per l’area della Salute mentale, della nuova Terapia semintensiva respiratoria di Pneumologia dell’ospedale di Rovigo e della ristrutturazione dell'obitorio di Rovigo. È stata poi trovata una diversa collocazione per due Centri diurni, con l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’ex ospedale di Lendinara, il potenziamento dell’osservazione breve al Pronto soccorso di Rovigo e l’avvio dei lavori di ristrutturazione della Medicina fisica e riabilitazione di Rovigo.