Aveva in casa 26 tra cani e gatti: può tenerne al massimo 10

Venerdì 21 Luglio 2023 di Francesco Campi
Aveva in casa 26 tra cani e gatti: può tenerne al massimo 10

ROVIGO - Sei cani e una ventina di gatti tenuti in una casa in pieno centro, i gatti addirittura dentro a dei "gabbioni". Un caso finito all'attenzione dell'amministrazione comunale e che ha portato il sindaco Edoardo Gaffeo a firmare, l'altro giorno, un'ordinanza di "sfratto" di parte degli animali, per salvaguardare gli animali stessi e anche la loro proprietaria, tenendo conto dell'Accordo Stato-Regioni sul benessere degli animali da compagnia, delle linee guida regionali sull'igiene urbana veterinaria e del Regolamento comunale per la tutela degli animali.


IL VERBALE

Illuminante il verbale del sopralluogo eseguito il 19 maggio da un medico dei Servizi veterinari dell'Ulss Polesana ed un commissario di Polizia locale: «Nel corso del sopralluogo, è stata accertata la presenza di 6 cani, taglia medio-piccola, regolarmente registrati ed un numero variabile di gatti, sicuramente superiore a 10 (la proprietaria dichiara 20). Non ci è stato concesso di accedere all'interno della casa, quindi il dato dei gatti è quasi certamente sottostimato.

I gatti sono detenuti all'interno di strutture chiuse, tipo gabbie, non autorizzate, né autorizzabili. Per quanto rilevato, e per quanto di competenza, si ritiene che un numero così elevato di animali, in pieno centro abitato, tenuti costantemente al chiuso, non rappresenti certo una condizione ideale per l'etologia ed il benessere degli animali stessi. Parimenti non è possibile garantire la tutela dell'igiene e della sanità pubblica, vista la tipologia della struttura».


L'AUTORIZZAZIONE

I Servizi veterinari dell'Ulss hanno poi inviato una nota al Comune nella quale si rimarca come, «considerata la struttura, e l'ubicazione, si è dell'opinione che siano autorizzabili non più di 5 cani e di 5 gatti, quest'ultimi mai dentro gabbioni. Si ritiene altresì opportuno che sia prescritto alla proprietaria di attuare una regolare e periodica disinfezione e disinfestazione dei luoghi, con l'uso di prodotti autorizzati, con interventi documentati».
Questo è quanto poi ha prescritto con la sua ordinanza il sindaco Gaffeo alla proprietaria degli animali, ovvero: «Di detenere un numero di cani non superiore a 5 e un numero di gatti non superiore a 5; di provvedere al trasferimento degli animali eccedenti i suddetti limiti, attualmente presenti presso la civile abitazione, ad altre sedi aventi disponibilità di spazi di custodia interni ed esterni adeguati, entro 15 giorni; di comunicare al Comune di Rovigo ed all'Ulss 5 Polesana le sedi presso cui gli animali saranno trasferiti, entro 48 ore dagli avvenuti spostamenti, al fine di consentire le verifiche; di non detenere gatti dentro gabbie o gabbioni, salvo disposizione scritta del veterinario; di detenere i gatti e i cani in ambienti che consentano di manifestare i comportamenti tipici della specie ed in condizioni compatibili con le rispettive caratteristiche etologiche, tenendo conto dei bisogni fisiologici ed etologici secondo l'età, il sesso, la specie, la razza e la taglia; di attuare una regolare e periodica disinfezione e disinfestazione dei luoghi, con l'uso di prodotti autorizzati, con interventi documentati, a cadenza almeno mensile; di trasmettere regolarmente al Comune di Rovigo la documentazione inerente gli interventi di disinfezione e disinfestazione».


I PRECEDENTI

Un caso che riporta alla mente gli "accumulatori di cani", la coppia residente a Cavazzana, finita processo per due distinti sequestri per aver tenuto in casa un numero esorbitante di cani, 19 nel marzo 2016, addirittura 58 nel luglio 2014. L'avvocato Laura Giolo che li difendeva aveva sottolineato come il loro comportamento fosse da classificarsi come un disturbo da accumulo, conosciuto anche come "Sindrome di Noè". Trovando, in qualche modo la conferma da parte di Ilaria Ghinello, presidente della Lega del cane, costituita parte civile nel processo : «Un tempo dovevamo fare i conti soprattutto con il randagismo ed il problema dell'abbandono, ora c'è anche il problema opposto, degli accumulatori seriali, che viene sottovalutato, invece crea situazioni esplosive. In Polesine, abbiamo segnalato almeno cinque situazioni analoghe».

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