Montagna, soccorsi in elicottero perché bloccati in vetta con i sandali: il conto lo pagano tutti

Il Friuli Venezia Giulia e la Liguria sono le uniche due regioni in cui è tutto gratis

Venerdì 25 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Montagna, soccorsi in elicottero perché bloccati in vetta con i sandali: il conto lo pagano tutti

In montagna con i sandali, senza attrezzatura idonea, senza essere preparati, senza essere a conoscenza dei percorsi e dei livelli di difficoltà. Come se i monti fossero amici dai quali andare a bere un bicchiere. In realtà non è così e da alcuni anni, anche in Friuli Venezia Giulia, da quando, cioè la montagna è diventata luogo di “passeggiate”aperte a tutti, anche su percorsi complicati, senza avere nè la preparazione, nè gli strumenti adatti, i recuperi da parte del soccorso alpino di chi resta bloccato in vetta, di chi non riesce più a scendere, di chi è stanco o di chi, con i sandali, si sloga una caviglia, hanno avuto un impennata. Di più. Già, perchè in alcuni casi, anche questi sempre più frequenti, parte in volo l’elicottero per riportare a terra anche chi, sprovveduto, si è arreso in alto, si è perso o molto più semplicemente non ce la più a tornare dove aveva lasciato l’auto. Solo che il costo di un volo in elicottero per chi effettivamente poteva andare a fare una scampagnata in pianura, costa. Parecchio. Un’ora costa dai 2 ai 3 mila e 500 euro.

E chi paga? In Friuli Venezia Giulia, tutti noi.


LA DECISIONE MAI PRESA
Già, perchè se i volontari del Cnass o del Soccorso alpino, oppure la Guardia di Finanza partono per un “salvataggio” e in ausilio arriva l’elicottero della Protezione Civile, dello stesso soccorso alpino o dei vigili del fuoco, anche per una chiamata immotivata, ossia senza un vero pericolo per le persone da soccorrere, è tutto gratis. Interventi che possono costare dai 5 ai 7 mila euro, mettendo pure a rischio la vita dei soccorritori per qualcuno che magari è stanco e non ce la fa scendere, passano in cavalleria. Finiscono, insomma, nei costi comuni. Perchè? 


LA LEGGE
C’è subito da dire che le uniche due regioni in cui il soccorso immotivato non è a carico delle persone soccorse sono il Friuli Venezia Giulia. Si paga, invece, in Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano. E i conti che arrivano a casa sono salati. Come è giusto che sia. In realtà il Friuli Venezia Giulia era partito in vantaggio, bruciando tutti sul tempo. Già nel 2007, infatti, era stata fatta una legge di riordino che prevedeva anche il pagamento dei ticket per il soccorso in montagna immotivato e per altre ragioni legate proprio all’imprudenza e all’imperizia dei soggetti che sceglievano di andare in montagna. Tutto a posto, dunque? Neppure per sogno, perchè da allora, pur essendo trascorsi ben 16 anni, non sono mai state fatte le tabelle con le tariffe. In parole povere non è stato mai quantificato quanti soldi dovevano essere pagati dagli imprudenti o dagli imbecilli che facevano mettere in moto la complessa macchina dei soccorsi. Elicottero compreso.

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I RECUPERI
La questione del pagamento è riemersa in tutta la sua forza con uno degli ultimi casi accaduti sulle Dolomiti friulane dove due turisti padovani erano andati con i sandali in luoghi particolarmente aspri. Non erano più riusciti a scendere. Per recuperarli, oltre al soccorso alpino, anche l’elicottero. L’assessore Riccardo Riccardi aveva spiegato che si sarebbe aperto in tempi brevi una ragionamento proprio per cercare di mettere un freno a casi simili. Scontato il fatto che oramai si andrà al prossimo anno, ma uno dei problemi che erano stati evidenziati era legato al fatto che la questione è delicata, perchè è sempre complicato valutare un intervento inutile, da uno, invece necessario. Resta da chiedersi, allora, come mai le altre Regioni hanno già introdotto da anni tabelle con i prezzi dei recuperi, regole e criteri. Non solo. Incassano pure i soldi.

Ultimo aggiornamento: 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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