Interventi chirurgici oncologici: bocciata la sanità del Friuli, si salva solo il Cro. Lo studio della scuola universitaria Sant'Anna

Domenica 3 Dicembre 2023 di Loris Del Frate
Interventi chirurgici oncologici: bocciata la sanità del Friuli, si salva solo il Cro. Lo studio della scuola universitaria Sant'Anna

PORDENONE - Che la sanità regionale sia in grosso affanno, non è certo una novità. Anzi. Che le attese per una qualsiasi prestazione, salvo poche eccezioni, siano ben più lunghe delle norme, anche quelle per le visite brevi (massimo 10 giorni), è scoprire l'acqua calda. Ora, però, c'è un altro dato che deve senza dubbio far preoccupare: le attese per gli interventi chirurgici oncologici. Qui si entra in un campo decisamente delicato perchè a chi viene diagnosticato un tumore c'è una cosa che non si può assolutamente fare: metterlo in coda.

IL REPORT

Lo dice il sistema delle performance dei confronti sanitari regionali che ha analizzato la fascia oncologica in tutte le regioni d'Italia. A mettere nero su bianco i dati della Scuola universitaria superiore Sant'Anna di Pisa.

Una delle scuole a cui più volte la Regione si è sottoposta a giudizio. Un istituto universitario al di sopra delle beghe politiche e dei colori delle casacche che raccoglie e analizza i dati. Ebbene, dallo studio emerge che il Friuli Venezia Giulia sul fronte di parecchie patologie chirurgiche oncologiche è tra gli ultimi posti della classifica nazionale. Lo studio è stato fatto per Azienda sanitaria ed è relativo al 2022. C'è subito da dire, a scanso di equivoci, che nel 2023 le cose non sono certo migliorate. Casomai sono peggio.

I RITARDI

Vediamo nel dettaglio, allora le problematiche. Per capire le pagelle c'è da dire che lo studio ha preso in rassegna gli interventi chirurgici oncologici da eseguire al massimo in 30 giorni. Sono promosse le aziende che superano il 90 per cento degli interventi all'interno di quei tempi di attesa (30 giorni). Tumore maligno della mammella. Tre bocciature secche: Asu Friuli Centrale (51%), Asu Giuliano Isontina (52%), Asu Friuli Occidentale (71%). Unico promosso il Cro di Aviano dove il 99 per cento delle pazienti viene operata entro i 30 giorni). Tumore maligno della prostata. Altre tre bocciature: Asugi (13%), Asfo (23%) Asufc (45%). Nessuna delle tre aziende regionali arriva neppure al 50% degli interventi in 30 giorni. Una debacle. Tumore maligno al colon. Le cose vanno un pò, meglio, ma sono comunque tre bocciature. Promosso il Cro di Aviano con il 96.5%. Asugi (52%), Asfo (78.2%), Asufc (78.5). Tumore maligno al retto. Si salva solo il Cro dove il 90% degli interventi vengono eseguiti entro i 30 giorni. All'Asugi il 33%, all'Asfo il 35 e all'Asufc il 49. Tumore maligno all'utero. Le cose vanno meglio. Il Cro arriva a rispettare i 30 giorni nell'80 per cento dei casi, l'Asfo nell'81%, calano il Burlo 77% e il più basso è all'Asufc (59% cento). Questo è il quadro delle attese per gli interventi chirurgici legati a tumori maligni.

LA SPALLATA

«I tempi di attesa per la chirurgia oncologica, che vedono il Friuli Venezia Giulia fanalino di coda per alcuni interventi da eseguire tempestivamente, si sommano alle altre criticità del sistema sanitario regionale. In occasione della prossima legge di stabilità proporremo misure volte a rilanciare il servizio pubblico». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni, che va avanti. «C'è la necessità di un cambio di rotta, a partire dalla prossima manovra di bilancio. Durante la discussione proporremo di promuovere iniziative volte a ridurre le liste di attesa e ad arginare la fuga di personale. Erogare un "premio fedeltà" ai dipendenti, aiuterà a trattenere chi c'è e favorirà nuove assunzioni, così da rafforzare la sanità pubblica».

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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