​Spesa sempre più cara, le iniziative del Banco alimentare in aiuto alle famiglie in difficoltà

Altre 13mila persone sostenute nel Veneto Orientale. Al lavoro 108 volontari e oltre 300 strutture caritative

Domenica 5 Novembre 2023 di Cristina Antonutti
Il 18 novembre in numerosi supermercati si potrà aderire alla colletta alimentare organizzata al banco Fvg

I rincari svuotano il carrello della spesa e il Banco alimentare diventa punto di riferimento fondamentale per tutte quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Il 7 novembre, alle 18.30, nell’auditorium Comelli di via Sabbadini, a Udine, verrà presentata la XXVII Giornata nazionale della colletta alimentare che si terrà il 18 novembre, alla presenza di Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare di Milano.


L’APPROVVIGIONAMENTO
A livello nazionale le famiglie il povertà assoluta rappresentavano nel 2021 il 9,4 per cento della popolazione e lo scorso anno il 24,4% era sulla soglia della povertà. Nel 2022 in un’unica giornata di raccolta i friulani hanno donato 440 tonnellate di alimenti a lunga conservazione (di cui 123mila nella sola provincia di Udine) che hanno raggiunto 29.165 persone in difficoltà. Un aumento del 3% rispetto al 2021, quando la raccolta è stata falsata dall’emergenza Covid. Sembra un quantitativo importante, eppure la colletta costituisce soltanto il 10% degli aiuti alimentari. Il 49% arriva dal recupero fatto attraverso la filiera alimentare: mense, ristorazione, produttori agricoli, industriali e distribuzione (1.663 tonnellate di alimenti salvati dalla spazzatura, pari al 48% del cibo donato, con un +5% rispetto al 2021). Il 41% viene raccolto attraverso l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura (1.730 tonnellate). Questo canale lo scorso anno ha avuto una flessione del 23%, pari a 401 tonnellate, riduzione legata al rincaro dei prezzi dell’energia elettrica e delle materie prime conseguenti alla guerra in Ucraina. Gli aumenti dei costi di produzione e di trasporto hanno pertanto rallentato le forniture. Complessivamente lo scorso anno sono state raccolte e recuperate 3.436 tonnellate di prodotti da nove differenti canali di approvvigionamento per un valore economico di oltre 10,4 milioni di euro, vale a dire 20mila pasti al giorno. Sono aiuti che hanno ridato speranza a 42.449 persone sostenute da 303 strutture caritative tra Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale (13.284 assistiti attraverso 90 strutture).


I VOLONTARI
Nel 2022 il Banco alimentare del Friuli Venezia Giulia ha impegnato 108 volontari concentrati soprattutto a Pasian di Prato (in 56 sono impegnati dove si trovano sede e magazzino) e a Pordenone (48 le persone che si danno da fare con il programma Siticibo, che recupera cibo che andrebbe sprecato, come avviene con Old Wild West di Fiume Veneto, ad esempio, i gruppi Eight Srl, PFGroup e Sodexo). Possono contare su 150 sostenitori economici e 74 aziende donatrici di alimenti e beni. È curioso notare come la pandemia abbia inciso sulle donazioni. Oltre alla riduzione degli aiuti attraverso Agea, sono scese a 30 (-18 e -37% rispetto al 2021) le donazioni della grande distribuzione: la fine della pandemia, infatti, ha ridotto la quantità di eccedenze. Le buone condizione metereologiche, invece, hanno permesso di ottenere 72 tonnellate di prodotti ortofrutticoli (+17 tonnellate, +32% rispetto al 2021).


EMERGENZA UCRAINA
Anche la guerra in Ucraina - come spiega il presidente Paolo Olivo presentando il bilancio 2022 - ha impegnato il Banco alimentare. «Abbiamo cercato di sostenere diverse realtà che hanno chiesto aiuto per accogliere coloro che fuggivano - spiega - È nato così un sodalizio tramite il quale siamo riusciti a raggiungere queste persone e soddisfare, sebbene in parte, le loro richieste. Seppure nella drammaticità degli eventi, abbiamo ancora una volta riscontrato la grande disponibilità di molte persone che hanno offerto li loro aiuto».

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