​Allarme peste suina. Stop alla macellazione dei maiali nelle case

Martedì 14 Novembre 2023
Allarme peste suina. Stop alla macellazione dei maiali nelle case (Foto di Michael Strobel da Pixabay)

PORDENONE - Il provvedimento arriva in un momento importante per tante famiglie friulane che ancora tengono alla tradizione del 30 novembre, quando in occasione di Sant'Andrea si usava e si usa macellare il maiale per consumarne la carne.

Quest'anno però arrivano limiti severi, perché la peste suina africana che colpisce proprio i maiali inizia a far paura seriamente anche al Friuli Venezia Giulia, sempre più stretto in una zona a rischio che ormai va dalla Croazia alla Lombardia. Con i contagi che aumentano e gli allevamenti in pericolo, non si può scherzare. Quindi stop alla macellazione domestica, lo ha stabilito l'AsFo con un provvedimento recepito e pubblicato dal Comune di Pordenone.


I DETTAGLI
«La regione Friuli Venezia Giulia - si legge nel testo dell'ordinanza - risulta ancora territorio non interessato dalla malattia, pur tenendo sotto stretta osservazione l'incremento del numero dei focolai recentemente occorso in regione Lombardia e la presenza di focolai ancora attivi in Croazia». Per questo motivo, «si ritiene indispensabile adottare alcune misure restrittive in tema di macellazione a familiare oppure allo stabilimento di allevamento, per preservare lo stato sanitario e a tutela del patrimonio zootecnico regionale».
Ed ecco poi la parte più sostanziosa del provvedimento. «A far data dalla nota (pubblicata ieri, ndr), è sospesa, a titolo cautelativo e in ragione dell'evoluzione epidemiologica relativa alla peste suina africana, la macellazione di suini per il consumo domestico privato negli stabilimenti di allevamento di suini da ingrasso commerciali e ceduti direttamente in loco per il privato che ne facesse richiesta per il consumo domestico privato». Una stretta vera e propria quindi.


LA NORMA
Salvo diversa indicazione, allo stato attuale rimane consentita la macellazione di suini da parte del privato presso il proprio domicilio per proprio autoconsumo, a condizione che sia garantito il corretto smaltimento dei sottoprodotti della macellazione. «Permane infatti prioritario mirare a ridurre al minimo la ulteriore diffusione dell'infezione nel settore domestico - scrive il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria pordenonese - e il coinvolgimento di altri allevamenti, contrastare in modo efficace il passaggio del virus dai selvatici ai domestici attraverso la scrupolosa applicazione e rigidi controlli in materia di biosicurezza, inclusa l'attività di formazione e sensibilizzazione».
M.A.

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