Le nutrie stanno bene a Pasiano e non se ne vogliono andare. Ma la caccia continua: catturati 99 esemplari

Nel corso del 2023 nell'area pordenonese ha catturato 1.710 esemplari di castorino rispetto al 1.422 dell'anno precedente

Martedì 9 Aprile 2024 di Cristiana Sparvoli
Le nutrie stanno bene a Pasiano e non se ne vogliono andare. Ma la caccia continua: catturati 99 esemplari

PASIANO - Le nutrie non se ne vogliono andare dal comune di Pasiano.

In un territorio caratterizzato dalla ricchezza di corsi d'acqua e aree umide, pare che il vituperato castoro di palude (sotto accusa per i danni arrecati a canali e argini, in cui scava le sue lunghe tane) abbia trovato un buon ambientamento.


LA CACCIA

Non ha vita tanto facile, però, poiché Pasiano figura tra i primi cinque comuni della provincia di Pordenone per quantità di catture, effettuate anche per iniziativa dell'amministrazione comunale: nel 2021 sono finiti in trappola 72 esemplari, nell'anno 2022 la "caccia grossa" si è limitata a 48 nutrie per arrivare poi al picco di 99 capi nel 2023.
I dati sono forniti dall'assessorato alla Difesa del suolo di Pasiano, di cui è referente Marta Amadio. Il contrasto alla diffusione delle nutrie fa capo alla Forestale, che nel corso del 2023 nell'area pordenonese ha catturato 1.710 esemplari di castorino (altro nome con cui è noto il mammifero roditore) rispetto al 1.422 dell'anno precedente, ossia 288 capi in più. Un dato che conferma l'ottima sinergia tra tutti i soggetti impegnati nell'attività di eradicazione, il che porta ad un conseguente aumento delle catture. Missione a cui contribuiscono anche le "doppiette".


LA COLLABORAZIONE

«Dal 2017 collaboriamo a stretto contatto con la Forestale di Pordenone, in sinergia con i cacciatori e i collaboratori autonomi locali, nonché con il Consorzio Cellina Meduna, per la condivisione di informazioni utili relative agli avvistamenti - specifica Marta Amadio -. Questo ci permette di tenere monitorato il territorio prettamente rurale di Pasiano e molto vasto. Un'estensione comunale di oltre 46 chilometri quadrati, attraversata da cinque fiumi, ossia il Meduna, il Noncello, il Livenza, il Sile e il Fiume. Inoltre ci sono tantissimi canali e fossati, dove le nutrie trovano il loro habitat naturale per insediarsi e soprattutto per scavare delle buche pericolose, che danneggiano le sponde e gli argini dei corsi d'acqua».
Quindi la nutria crea più problemi per le sue abitudini "architettoniche", che per quello di cui si ciba. Sulla presenza del castoro di palude (originario del Sud America, ben radicato in Europa e nel nordest d'Italia) lo scorso anno a Pasiano si era svolto un convegno al teatro Gozzi, promosso dall'amministrazione comunale, a cui parteciparono oltre centoventi cacciatori delle riserve, collaboratori autonomi e proprietari terrieri. In quella occasione, con la presenza di esperti del Servizio caccia e risorse ittiche e dell'Ispettorato forestale di Pordenone, non si parlò solo del fenomeno nutrie, ma anche di altri nemici dell'agricoltura, i corvidi, e della proliferazione del colombo di città.

Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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