Funghi radioattivi in Fvg: misurate 9 zone di raccolta, trovato il Cesio-137 - Le analisi dell'Arpa

A rivelare le tracce di Cesio l'indagine dell'Arpa Fvg

Lunedì 29 Gennaio 2024 di Loris Del Frate
Nel mirino dell'Arpa sono finiti i funghi

PORDENONE - Il primo dato è senza dubbio rassicurante: la dose di radiazioni presente è assolutamente compatibile con l’uso alimentare. Di più: persino i mangiatori seriali, quelli che non ne possono fare a meno neppure per un giorno (siamo all’eccesso) non corrono alcun rischio. Stiamo parlando dei funghi. E della radioattività che dopo quanto accaduto a Chernobyl è ancora ben presente pure sui nostri campi e boschi in particolare con il Cesio - 137

Funghi radioattivi? Le analisi dell'Arpa Fvg

Sul sito dell’Arpa Fvg, infatti, sono consultabili i risultati delle misure del monitoraggio della radioattività nei funghi spontanei riferiti al periodo 2012-2022.

Le misure di questa sezione - si legge sulle note di avvertimento - hanno lo scopo di valutare lo stato dell’ambiente e non sono state effettuate per valutare la dose alla popolazione. Sono infatti espresse in attività su peso secco e qualora la specie risultasse commestibile il valore non è da confrontare con il limite di 600 Bq/kg poichè quest’ultimo è da intendersi come attività su peso fresco. Ma c’è di più e questa è la parte più rassicurante del monitoraggio. «Attente valutazioni sono state comunque fatte dal Centro regionale di radioprotezione di Arpa Fvg per valutare la dose alla popolazione sulla base dei risultati riportati. In tutti i casi la dose risulta trascurabile, sia per il fatto che durante la pulizia e la cottura dei funghi si perde gran parte del Cesio-137 presente, sia per la quantità consumata annualmente che, anche per i “grandi consumatori”, risulta inferiore a quella che porterebbe ad un superamento della dose stessa».

La contaminazione esiste

Detto questo è anche necessario aggiungere che la contaminazione radioattiva sui funghi che si raccolgono all’aperto, esiste. Bassa, ma c’è. E lo dicono i dati dell’Arpa Fvg che - come segnalato - sono sul sito online. Sono nove le aree prese ad esame e tutte in provincia di Udine: Buja - Treppo, Caprizi (Socchieve), Castelmonte (Cividale), Fusine (Tarvisio), Pian di Casa (Prato carnico), val Raccolana (Chiusaforte), Valdajer (Treppo Carnico - Ligosullo), Valsaisera Valbruna (Malborghetto).

Cesio-137

Per capire quale è la quantità di radioattività presente è necessario andare sul sito e trovare il link che tacchiude i dati della radioattività sui funhgi. Poi le prime operazioni da compiere sono quelle di selezionare l’anno che interessa. È aggiornato sino al 2022. Selezionando poi la stazione (sulla cartina è rappresentata da un piccolo fungo) all’interno della mappa si apre una finestra che riporta una tabella con il valore della concentrazione di Cesio - 137 e la relativa incertezza espresse in Bq (Becquerel, l’unità di misura della radioattività) su peso secco (in kg) di tutte le specie di funghi campionate nell’anno selezionato. Qualora il risultato della misura sia inferiore alla Minima Attività Rilevabile (Mar), nella colonna della concentrazione viene riportato il valore della Mar stessa, preceduto dal simbolo. Ciò vuol dire che le capacità analitiche del laboratorio di Arpa non permettono di determinare il valore di concentrazione, comunqe bassissimo. La ricaduta radioattiva di Cesio-137 conseguente all’incidente di Chernobyl è stata, sul territorio del Friuli Venezia Giulia, significativa e fortemente disomogenea.

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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