In Friuli Venezia Giulia il caffè più caro d’Italia. In due anni aumenti tra l’11 e il 13%

Da Trieste a Pordenone, i rincari sono maggiori rispetto alla media nazionale. Udine al primo posto per gli aumenti

Giovedì 28 Settembre 2023 di Antonella Lanfrit
In Friuli Venezia Giulia il caffè più caro d’Italia. In due anni aumenti tra l’11 e il 13%

In Friuli Venezia Giulia la tazzina di caffè costa più della media del resto d’Italia e a Udine l’aumento negli ultimi due anni è stato superiore di ben due punti percentuali rispetto a quanto ha registrato la media del resto del Paese. Lo evidenzia l’analisi svolta da Assoutenti, l’associazione nazionale utenti servizi pubblici nata nel 1982, la quale ha verificato come in due anni il prezzo dell’espresso al bar sia aumentato in media dell’11,5% e a Udine addirittura del 13,5 per cento.


LA MAPPA
Tutte le quattro province della regione, comunque, si trovano nella parte alta della classifica quanto al costo della tazzina: a Udine la media è di 1,26 euro, a Trieste di 1,25 euro, a Pordenone di 1,23 euro e a Gorizia di 1,20 euro. L’esborso maggiore avviene a Bolzano, perché per un espresso si paga 1,34 euro, mentre il caffè mattutino più conveniente lo si trova a Messina, dove lo si paga 0,95 euro.

Complessivamente, ha calcolato Assoutenti, la pausa caffè italiana oggi costa agli italiani 720 milioni in più rispetto al 2021. «Prima il caro-bollette che ha portato ad una impennata dei costi per i pubblici esercizi, poi i rincari delle materie prime spinti dallo scoppio della guerra in Ucraina hanno determinato sensibili aumenti per le consumazioni nei bar italiani – ha spiegato il vicepresidente Gabriele Melluso –. Incrementi dei listini che, come dimostrano i nostri dati, non sono rientrati nonostante la fine dell’emergenza energetica e quotazioni del caffè meno proibitive». Lettura leggermente diversa quella che arriva dalla prima linea, cioè da coloro che con la vendita dell’espresso al bar devono mantenere aperta l’attività e vivere.

 
SUL TERRITORIO
«L’espresso in Italia non è caro, anzi è un prodotto che viene sottostimato, rispetto al servizio complessivo che rappresenta», considera infatti Antonio Dalla Mora, presidente dei Pubblici esercizi di Confcommercio Udine. «All’estero il caffè espresso italiano costa dai 2,50 ai 3,50 euro. Per verificarlo basta mettere piede oltre confine, dopo Tarvisio – aggiunge -. In regione, come in tutto il resto d’Italia, è invalsa invece l’idea che il caffè debba costare poco, tanto che comincia a diventare un prodotto antieconomico per l’esercente». Dietro e dentro la tazzina, infatti, ci sono molti costi che non si vedono, ma che pesano sul prezzo finale. «Innanzitutto, la materia prima è aumentata significativamente – elenca Dalla Mora -, sia per se stessa sia a causa della crescita dei costi di trasporto. A ciò si deve aggiungere il costo dell’energia, che non è banale, perché per fare un buon caffè la macchina deve restare accesa anche durante la notte e mantenere una temperatura di 135-140 gradi. Si aggiunga che con il caffè è servito lo zucchero, nelle sue diverse tipologie. C’è poi la salviettina, non di rado anche il bicchierino di acqua e magari una caramellina o un biscottino». Con lo sguardo da esperto, Dalla Mora vede ancora altro “servito” insieme al caffè: «L’espresso si gusta in locali puliti, riscaldati d’inverno e raffrescati d’estate, magari leggendo il giornale che si trova a disposizione sul tavolino». 


GLI EFFETTI
Se ne deduce che, in sostanza, «attorno al caffè si coagula un servizio complessivo e i bar-caffetteria sono l’ultimo baluardo della socialità che non passa dal telefonino – considera Dalla Mora -. In Italia negli ultimi dieci anni sono stati chiusi 20mila esercizi di questa tipologia, di cui circa il 2% in Fvg. Se chiudono in città, non è una buona notizia ma forse è meno evidente; se chiude l’unico punto di riferimento nei piccoli centri è altra questione». Pagare quindi 1,30 euro un caffè al banco «non è caro, anzi, non è escluso che nel prossimo futuro il prezzo possa crescere perché gli esercizi che lo vendano possano continuare a sostenersi». 

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci