Scontri a Pisa, il sindaco Alessandro Ciriani: «Se rispetti le regole nessuno ti manganella Io sto con la polizia»

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Loris Del Frate
Alessandro Ciriani

PORDENONE/UDINE - «Se rispetti le regole, nessuno ti impedisce di esprimere le tue opinioni. Io sto con le forze dell'ordine». Un post apparso subito dopo i fatti di Pisa e Firenze, dove la polizia ha caricato gli studenti che manifestavano per la pace in Palestina. Un post che lascia ben poco spazio all'interpretazione e che in maniera chiara e sintetica, spiega il pensiero sulla posizioni rispetto a quanto accaduto. Il post è stato scritto dal sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, che in maniera inequivocabile ha messo nero su bianco quello che pensano parecchi militanti di Fratelli d'Italia.

Dopo l'uscita del post del primo cittadino che è impegnato anche nella campagna elettorale per le Europee, anche se ancora non ci sono le candidature ufficiali, non sono mancate le polemiche politiche, ma anche diversi cittadini, rispondendo a Ciriani direttamente sul suo profilo Facebook, si sono dissociati. Per la verità, inoltre, c'è pure da aggiungere che diversi altri cittadini, invece, hanno appoggiato il pensiero contenuto nel post.


IL RESTO
«Le manganellate a Pisa e Firenze - ha scritto il primo cittadino di Pordenone - non c'entrano niente con una svolta autoritaria, con il ritorno del fascismo, con una volontà liberticida del Governo. La Polizia fa il suo mestiere secondo consegne precise e le immagini viste in televisione mostrano un profilo di quanto accaduto, ma ne celano molti altri. Per esempio - è andato avanti ancora Alessandro Ciriani - che il corteo non autorizzato era arrivato davanti al blocco creato dai furgoni della Polizia per fermarlo: il corteo non si è fermato, schiacciando gli agenti contro i veicoli e costringendo ad allontanare i manifestanti con la forza. Corteo di ragazzetti, certo, ma composto anche da universitari e centri sociali. Se rispetti le regole - ha concluso - nessuno ti impedisce di esprimere le tue opinioni. Io sto con le forze dell'ordine».


LE REPLICHE
Come detto i commenti sul profilo del sindaco non sono certo tutti a suo favore. Diversi, infatti, contestano, affermando che si trattava di ragazzi, giovani studenti, tutti a volto scoperto e senza alcuna intenzione bellicosa. "Così - ha scritto uno - muore la democrazia". Tanti, però, anche quelli che hanno appoggiato il pensiero di Ciriani spiegando che ci sono delle regole che in quella occasione non sono state rispettate dai manifestanti, quindi la reazione è stata legittima. Resta il fatto che il post del primo cittadino è arrivato anche poco prima del messaggio che il presidente della Repubblica, Mattarella, ha lanciato al ministro dell'Interno Piantedosi nel quale ha stigmatizzato i fatti accaduti a Pisa e Firenze. Secco l'attacco di Nicola Conficoni, consigliere comunale, al primo cittadino. «Libertà di opinione: il sindaco Ciriani prende le distanze dal presidente Mattarella che dopo le manganellate di Pisa e Firenze ha ricordato al Ministro dell'Interno come l'Italia sia un Paese democratico. Pordenone ha bisogno di un primo cittadino che rispetta il dissenso e rigetta la repressione». Il dibattito è aperto.


A SCUOLA
«I fatti di Pisa sono sconcertanti e inaccettabili e non possono che essere respinti con forza. In questo senso è positivo che i docenti del liceo Sello di Udine abbiamo condiviso la protesta degli studenti e prontamente preso posizione a loro favore. Non si può certo dire lo stesso dell'Università di Udine che, incomprensibilmente, ha bocciato una lodevole iniziativa degli studenti. L'appello che rivolgo al rettore è che rifletta e, saggiamente, riveda la sua posizione». Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Pd, Laura Fasiolo, già dirigente scolastica. «Da istituzione e soprattutto da comunità accademica - prosegue - l'università di Udine, come altri luoghi della formazione e della cultura, ha il compito di trasmettere e promuovere valori di pace, civiltà e democrazia. Ed è esattamente quello che rivendicano gli studenti al Senato accademico che, invece, ha respinto la mozione attraverso la quale il Consiglio degli studenti, esprimendo solidarietà alle popolazioni palestinese».

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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