PADOVA - Non era sfuggito il fatto che tra i sostenitori del cartellone dell’associazione Amici della Musica ci fosse anche la Fondazione Cariparo e che il logo della Fondazione apparisse anche accanto alla promozione del concerto del pianista Romanovsky martedì al Pollini. Un evento fortemente criticato dalle associazione ucraine per la posizione pro-Putin dell’artista che da anni vie In Svizzera ed ha cittadinanza italiana. Ora la Fondazione chiarisce perchè continuerà a sostenere il programma. “Il sostegno di Fondazione Cariparo all’attività dell’Associazione Amici della Musica di Padova si situa nell’alveo di una collaborazione storica di cui in Fondazione siamo molto felici, perché riteniamo che l’Associazione abbia portato a Padova il meglio dell’offerta musicale internazionale - dichiara il presidente, Gilberto Muraro, che aggiunge - L’assoluta fiducia nelle scelte artistiche dell’Associazione, sempre dimostratasi ben meritata, si traduce nella completa autonomia di scelta da parte dell’Associazione, che la Fondazione rispetta; e ciò vale anche per la stagione in corso”.
LA RIFLESSIONE
Il Presidente aggiunge anche una riflessione a titolo strettamente personale riguardante il concerto di Romanovsky: ”La mobilitazione in atto contro il concerto sta generando l’impressione che occorra dichiararsi e schierarsi tra putiniani e antiputiniani.