ALTA PADOVANA - È ancora in ospedale, secondo le linee guida del "codice rosso", la 14enne di un paese tra la cintura e l'Alta padovana picchiata a sangue dal padre mercoledì intorno a mezzogiorno. La ragazzina ai suoi soccorritori ha accusato il genitore di averla pestata perchè si sarebbe rifiutata di sposare un cugino, come invece aveva deciso il papà. L'uomo, un 47enne, da circa sette anni in Italia con la famiglia, nullafacente e, fino all'altro ieri, incensurato, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. Lui, la moglie e i due figli minori, non sono nella loro abitazione da quando è successo il fatto.
L'INDAGINE
A chiamare i carabinieri sono stati i titolari di una tabaccheria che si trova poco distante dalla casa della ragazza, che si sono trovati in negozio, disperata la 14enne, con evidenti lesioni al volto dovute alle percosse. La giovane ha iniziato a raccontare cosa le era successo, che a ridurla in quello stato era stato il papà e che non era la prima volta che succedeva. Tutto perché lei si rifiutava di sottostare alla decisione del padre di sposarla al cugino. Sentite queste parole, i proprietari del negozio hanno allertato la stazione dei carabinieri e in pochi minuti il comandante locale dell'Arma è arrivato nella tabaccheria. Nel frattempo era stato allertato il Suem. La ragazzina è stata trasportata in ambulanza fino al pronto soccorso dell'ospedale di Padova. E qui la giovanissima ha raccontato tutta la sua storia, di cui poi è stato messo al corrente il pubblico ministero, Emma Ferrero. Non vedendola in casa e non trovandola nemmeno nelle vicinanze, il padre ha iniziato a cercarla finché non ha scoperto che la figlia era stata portata in ospedale dall'ambulanza.
LE CONSEGUENZE
Una volta arrivato in pronto soccorso, è stato bloccato dai carabinieri e indagato per maltrattamenti in famiglia.