Sciare sulla Marmolada, riaprono gli impianti di risalita sul Ghiacciaio. In funivia da Malga Ciapela a Punta Rocca

Lunedì 19 Dicembre 2022 di Redazione web
Piste da sci della Marmolada aprono il 22 dicembre
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MARMOLADA (BELLUNO) - Inizia il conto alla rovescia, riapriranno il prossimo giovedì 22 dicembre gli impianti di risalita di Marmolada Srl, la società che gestisce le tre funivie che da Malga Ciapela portano a Punta Rocca, sul versante veneto del massiccio. Un passo verso la rinascita dopo la tragedia che ha colpito la Marmolada il 3 luglio scorso dov'è caduto un blocco di ghiaccio. «La neve caduta negli ultimi giorni - informa una nota della società - ci consente di guardare con ottimismo e fiducia alle prossime settimane. Grazie al superlavoro di tutti i nostri operatori, il Natale nel comprensorio dell'Alto Agordino è salvo».

Esperienze culturali: cosa fare tra una discesa e l'altra

Con l'avvio della stagione si riaprirà al pubblico anche il Museo della Grande Guerra, il più alto d'Europa a 3mila metri di quota, che racconta la quotidianità della guerra in alta montagna e la vita durissima dei soldati. Confermata, visto il successo dell'estate scorsa, presso la sala polifunzionale della stazione di Serauta, è anche la mostra «Formiche in Marmolada» di Fabio Vettori. A tornare inoltre è l'esperienza delle «Albe dalla Regina», la possibilità cioè di assistere al sorgere del sole direttamente dalla terrazza panoramica di Punta Rocca, a 3.265 metri, cui può seguire una discesa di primo mattino lungo la «Bellunese», la pista più lunga dell'intero Dolomiti Superski, con la neve fresca di battitura, e colazione a Serauta.

Zaia: «La memoria per la sciagura della Marmolada resta vivida»

«La riapertura degli impianti di risalita della Marmolada è una notizia importante per le nostre montagne e le intere Dolomiti. La memoria per la sciagura di quest'estate resta vivida; il ritorno, progressivo, alle attività deve fare i conti con il doveroso ricordo delle vittime». Lo afferma in una noyta il presidente del veneto, Luca Zaia. «Sono convinto - prosegue Zaia - che quegli stessi alpinisti che hanno perso tragicamente la vita sarebbero stati sostenitori di una consapevole frequentazione dei pendii della Marmolada, meta tanto amata da escursionisti e sciatori.

La riapertura, nel rispetto delle prescrizioni predisposte dai tecnici, la dobbiamo anche a loro, alle undici vittime della tragedia della scorsa estate. L'augurio è di tornare a far vivere una zona tanto amata, con numerose modalità. La Marmolada è, ed è stata, un simbolo dell'ecosistema fragile delle Dolomiti: ma deve essere anche bandiera di un rapporto con le terre alte fatto di occupazione giovanile, sviluppo economico e turistico, di lotta allo spopolamento. L'augurio è che questa stagione invernale sia quindi per tutti gli operatori - conclude - un momento di ripartenza nel segno del ricordo».

Ultimo aggiornamento: 15:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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